VOGHERA 13/04/2017: A scuola di scrittura e illustrazione. Gli alunni della Pascoli incontrano Guido Conti
VOGHERA – Quali sono i segreti per costruire un racconto appassionante? Come nasce la vocazione alla scrittura? Dove si trovano le idee per un libro? Sono alcune delle domande poste dagli studenti della Scuola media Pascoli allo scrittore parmigiano Guido Conti, che ha accettato volentieri l’invito a trascorrere nelle loro aule tutta la mattina di mercoledì 12 aprile.
L’autore, ha coinvolto gli alunni in un laboratorio interattivo di scrittura e illustrazione navigando alla LIM dai rimari alla musica rap, dalle antiche leggende padane al mondo dei cartoons, dall’araldica alla pubblicità.
Una vera lezione magistrale per educare all’interdisciplinarietà e all’interpretazione dei diversi linguaggi comunicativi, che ha suscitato l’interesse e la curiosità dei ragazzi. L’autore ha mostrato efficacemente che lettura e scrittura non devono essere considerate attività didattiche chiuse in se stesse, ma stimoli e spunti per muoversi nel mondo attuale con capacità critica e creatività, imparando anche a cogliere i legami tra passato e presente.
Le possibilità offerte in tal senso dalla rete sono enormi, basta saper cogliere il “filo rosso” che unisce i diversi nodi della nostra ricerca. L’Istituto Comprensivo di Via Marsala Voghera ha inserito l’iniziativa nell’ambito del “Maggio dei libri”, che ogni anno segna un momento importante nei percorsi dedicati dall’istituto alla lettura e alla scrittura.
Per preparare l’incontro sono stati analizzati alcuni capitoli dell’ultimo libro di Conti, La profezia di Cittastella, un romanzo storico e d’avventura ambientato sulle rive del Po in un Cinquecento travagliato da guerre, malattie e povertà.
“Spesso a scuola si studia un’immagine stereotipata del Rinascimento”, ha spiegato l’autore, “legata al mito del Cortigiano e alle sue buone maniere. In realtà fu un’epoca di grande violenza, di soprusi e spietatezza da parte di molti signori che difendevano il loro potere senza alcuno scrupolo”. Un’epoca in cui la violenza avveniva sia tra le mura domestiche sia per la strada, un’epoca di passaggio e grandi trasformazioni che per alcuni aspetti si può paragonare a quella attuale.
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