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VOGHERA – Con la gettata di calcestruzzo effettuata nei giorni scorsi, la nuova scuola dell’infanzia di Pombio inizia a prendere forma concreta. Si entra così nel vivo dei lavori di costruzione di un’opera strategica per la città e per il quartiere, finanziata con risorse PNRR e destinata a diventare un punto di riferimento per la crescita e l’educazione dei più piccoli.
L’Amministrazione comunale, dopo aver ottenuto il via libera del Ministero dell’Istruzione lo scorso 18 luglio, ha rimodulato il progetto stralcio da 2 milioni e 160mila euro, che prevede la realizzazione di un lotto di 750 metri quadrati capace di accogliere 90 bambini.
Dopo l’ok ministeriale, il Comune ha approvato in tempi rapidissimi lo stralcio del progetto originario, attivando nel mese di agosto le procedure d’urgenza previste dalla normativa per gli interventi PNRR. Questa scelta si è resa necessaria per garantire la ripartenza del cantiere, dopo l’interruzione dei lavori dovuta al grave inadempimento della precedente impresa esecutrice.
Lavori per un importo di 1 milione e 633mila euro oltre Iva. La gettata delle fondazioni segna l’avvio operativo della fase più importante del progetto, che sarà portato a conclusione per la fine di giugno.
«La nuova scuola dell’infanzia di Pombio è un investimento che parla di futuro e di fiducia nelle nuove generazioni – dichiara il Sindaco Paola Garlaschelli –. Con la gettata delle fondazioni, la città vede concretamente il risultato di un lavoro di squadra che ha saputo reagire con tempestività e determinazione alle difficoltà. Voghera dimostra di saper gestire in modo efficiente i progetti PNRR, trasformando le risorse in opere reali e utili alla comunità».
«Desidero ringraziare l’assessore ai Lavori Pubblici Carlo Gabba, gli uffici tecnici e tutti i professionisti coinvolti – aggiunge il Sindaco – per la competenza e la rapidità con cui hanno affrontato un percorso non semplice. La sinergia tra visione politica e capacità amministrativa è la chiave per realizzare opere che migliorano la qualità della vita e rafforzano i servizi per le famiglie».