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VOGHERA – Nei giorni scorsi il Lions Club Voghera HOST, presieduto da Valeria Libardi, ha organizzato al circolo “Il Ritrovo” di Voghera una serata dedicata all’arte.

In una piccola sala della storica e accogliente location, si è svolta una insolita e apprezzata performance: Claudio Cignatta, socio del club, ha intervistato Giosuè Allegrini, anche lui socio del club e riconosciuto e stimato critico d’arte moderna e contemporanea, nonchè Ammiraglio Ingegnere Navale della Marina Militare Italiana, docente di Arte  – Economia al Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali e coordinatore scientifico dei settori storico culturali all’Università di Pavia, curatore di importanti mostre a livello nazionale .

Il tema trattato è stato un particolare movimento artistico del 900 sicuramente meno o poco conosciuto ai più, la “Visual Poetry”, Poesia Visiva che, con le concomitanti “Scrittura visuale “ e “Poesia concreta”, ha dato vita negli anni sessanta a un nuovo linguaggio espressivo diffusosi a livello internazionale basato sulla ricerca del rapporto fra “materiale verbale e materiale visivo”, come affermava Lamberto Pignotti, uno degli artisti fondatori del movimento il “gruppo 70” costituitosi nel 1963 al Forte Belvedere di Firenze. Molti

artisti di questo movimento come Carlo Belloli, Arrigo Lora Totino, Luigi Tola, Ketty la Rocca, Eugenio Miccini sono presenti nelle grandi gallerie e musei di Arte Moderna in tutto il mondo.

Con le domande incalzanti e curiose di Cignatta e con le risposte esaustive e

circostanziate di Allegrini i numerosissimi presenti fra soci e amici dei soci hanno potuto con grande interesse arricchire il loro bagaglio culturale potendo, tra l’altro, ammirare dal vivo ben 20 preziose opere originali appartenenti a una collezione privata che intervistatore e relatore avevano allestito alle pareti.

All’interessante dibattito è seguita la cena conviviale durante la quale i commensali hanno continuato a scambiarsi opinioni e commenti sull’importante fenomeno che ha proposto un nuovo alfabeto artistico e scardinato i parametri dell’arte figurativa, superando i canoni estetici del bello e del brutto a favore del messaggio significante e a volte provocatorio, quello che arriverà alla contemporaneità della street art di Banksy.