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VOGHERA – Sabato sarà una giornata piena di novità per Spazio 53. Nel pomeriggio, alle ore 16, verrà inaugurata la nuova sede dell’associazione culturale, in via G. Mazzini 61, insieme a due mostre fotografiche.

La prima è “Fotografare la vendemmia”, una collettiva dei partecipanti al nostro workshop svoltosi presso le vigne dell’azienda Montelio Vini di Codevilla.

La seconda, nell’ambito dell’iniziativa Portfolio in vetrina riservata ai soci, è visibile dalla vetrina esterna fino a fine gennaio 2024 e si intitola “L’immobile silenzio” con fotografie di Fabio Draghi.

L’iniziativa, realizzata con il patrocinio del Comune di Voghera e di UNICEF, segna la ripresa delle attività di Spazio 53 dopo il trasferimento nell’attuale sede operativa ed espositiva di Via Mazzini 61 in Voghera. L’associazione è una realtà ben presente sul territorio e si è contraddistinta da oltre dodici anni nell’organizzazione di importanti eventi culturali in città.

Il Presidente Arnaldo Calanca rivolge un invito a partecipare all’importante evento: «Come Spazio 53 siamo molto contenti dell’attività che stiamo svolgendo e con l’inaugurazione ufficiale della nuova sede di via G. Mazzini 61 ci prefiggiamo lo scopo di essere un punto di riferimento per gli amanti delle arti visive. Abbiamo terminato da poco un nuovo corso di fotografia e ne stiamo pianificando altri con varie rassegne fotografiche e non solo. Sabato 16 dicembre sarà l’occasione per incontrarci e per iniziare una nuova fase espositiva e culturale che coinvolga l’intera città. Pertanto vi aspettiamo numerosi, anche per un brindisi».

LA MOSTRA “L’IMMOBILE SILENZIO”

“Gli scatti di questo fotografo colgono un aspetto della città poco conosciuto come le opere del Cimitero maggiore di Voghera. Fotografie realizzate in un bianco e nero essenziale e rigoroso per concentrare l’attenzione sull’immobile quiete di questo luogo, spesso definito la città del silenzio.

Si tratta di un progetto della durata di alcuni anni alla costante ricerca e scoperta di momenti e visioni all’interno del cimitero cittadino. Questo ambiente considerato il luogo della pace e della tranquillità non sembra appartenere ai vivi: spesso è meta di fugaci visite per ricordare i propri defunti, ma raramente l’attenzione si pone sui dettagli di alcune tombe storiche e monumentali.

Per dare maggiore risalto a questi monumenti, alcune immagini sono state colte col bianco intenso e surreale di una nevicata che crea ulteriori contrasti fra ambiente esterno e figure scultoree. In questa inusuale condizione alcune figure e dettagli delle statue assumono una più marcata vena di mesta nostalgia.

I volti delle sculture, resi in bianco e nero, si lasciano plasmare dalle luci e dalle ombre, come in un dialogo che ne sottolinea le forme fino a staccarle apparentemente dalla superficie.

Oltre alla qualità fotografica, queste immagini possono diventare uno stimolo per ricercare, all’interno del nostro cimitero nel massimo rispetto, monumenti e tombe ricche di storia e di arte.

L’attività di Draghi, non nuovo a lavori fotografici e storici sul cimitero maggiore, si inserisce in un contesto più ampio finalizzato alla valorizzazione di questo luogo e, in generale, della città e dell’intero Oltrepò.”