VOGHERA 29/06/2023: Invano cerca lavoro per il papà 60enne. La disperazione della figlia. Nessuno risponde
VOGHERA – La lettera sconfortata… disperata, di una figlia che cerca (invano) lavoro per il padre sessantenne.
“Scrivo questa sorta di lettera di ‘denuncia’/aiuto contro un mondo del lavoro che non solo fa schifo, ma si diverte a prendere in giro persone che disperatamente chiedono non solo di vivere ma di sopravvivere.
Sono figlia di un pensionato ma preferisco mantenere l’anonimato perché non voglio mettere né la sottoscritta né la mia famiglia alla mercé di chi (parenti, amici, conoscenti e sconosciuti) ci ha voltato le spalle in tutti questi mesi. Siamo persone riservate ma oneste. Ed è proprio un lavoro onesto che sto da tempo cercando per mio papà. Nessuno vuole togliere lavoro a chi non ha nemmeno un’entrata… Tutti oggi abbiamo bisogno di un lavoro e tutti abbiamo bisogno di sopravvivere, senza distinzioni.
È umiliante chiedere un aiuto, e lo è ancora di più per una figlia che cerca il lavoro a suo padre. E non per lazzaronaggine. Sì, perché io lavoro ma guadagno poco, e quel poco sommato alla pensione di mio papà non basta visto il periodo difficile che stiamo attraversando. Anche perché io al momento posso solo svolgere lavori da remoto.
Ho scritto in ogni dove, ho pubblicato annunci, ho diffuso curriculum per chiedere un part-time anche solo di 5/6 mesi per permetterci di uscire da questo brutto periodo. E di risposta o il silenzio o l’infima illusione (che è anche peggiore). Aziende locali (anche una con sede a Voghera e abbastanza nota di cui preferisco non fare il nome) hanno fatto credere di fissare un colloquio di lavoro. E non potete immaginare anche quanto una piccola notizia come questa, pur senza certezze di assunzione, avesse riaperto le speranze. E poi niente. Arriva una telefonata che preannuncia il colloquio. Mio papà non fa a tempo a rispondere. Passano 3 giorni, perché il responsabile del personale è in ferie. Richiama mio papà e gli confermano che la telefonata sarebbe stata per il colloquio. Gli dicono che sarebbe stato ricontattato per fissare il giorno.
Passano ore e silenzio. Arriva un’email in cui dicono che purtroppo stanno valutando altre candidature. Sipario.
Cos’è cambiato in pochi giorni e in poche ore? Ve lo dico io. In aziende che si comportano così niente è cambiato. I lavoratori sono solo numeri senza anima tenuti solo a produrre. In chi subisce queste prese in giro invece è l’ennesima batosta che preannuncia il baratro più profondo. Perché illudere? Perché approfittarsene della disperazione altrui?
E quindi faccio un ultimo appello: mio papà sta cercando lavoro come mulettista/ addetto al confezionamento/ pickerista … Ha esperienza trentennale in queste mansioni ed è in possesso di patentino del muletto in corso di validità. Ha più di 60 anni, ebbene sì. Ma è ancora energico e dinamico.
Sono pronta a subire le critiche di chi non capirà la mia disperazione. Se invece questa lettera e questa richiesta di aiuto possono arrivare al cuore di qualcuno che è alla ricerca di queste figure lavorative grazie in anticipo. Lascio l’email: cercolavoroperpapa@gmail.com”
Vittoria
Commenti