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RETORBIDO CODEVILLA – In merito alla intitolazione da parte di Fratelli d’Italia a Italo Balbo della sede territoriale di Retorbido e Codevilla, dopo l’Anpi prendono posizione i partiti della sinistra.

Scrive il consigliere regionale del Pd Giuseppe Villani.

“Mi chiedo che cosa abbia da dire il premier Giorgia Meloni dell’intitolazione del circolo di Fratelli d’Italia di Retorbido e Codevilla a Italo Balbo, un’icona dell’epoca fascista e protagonista della marcia su Roma nonché del periodo imperialista in Libia. Questo avviene in Oltrepò, in un territorio chiave per la Resistenza in Lombardia. Non basta dire in un discorso che si è contro tutte le dittature, fascismo compreso, quando poi i propri rappresentati sul territorio compiono continui gesti di rievocazione e di celebrazione del ventennio e dei suoi uomini. O si è con la repubblica democratica e antifascista o non lo si è, basta ambiguità! I vertici di Fratelli d’Italia dove sono? Con i valori democratici o con quelli del ventennio? Temiamo di conoscere già la risposta”, conclude Villani.

Sul caso intervengono anche le Alleanze Civiche di Voghera e della provincia di Pavia.

“Perdono di significato tutte le dichiarazioni di antifascismo di Fratelli d’Italia effettuate durante la campagna elettorale e le assicurazioni fornite sulla condanna della dittatura mussoliniana – scrivono Pieer Ezi Ghezzi e i colleghi pavesi -. FdI, in provincia di Pavia, getta volutamente la maschera e attesta i suoi veri convincimenti. Al di là della risposta di Paola Chiesa (vedi altro articolo), dedicare un circolo ad Italo Balbo, significa esaltarne l’operato ed i valori, portarlo ad esempio, condividerne i principi politici. Onorare Italo Balbo vuol dire esaltare la dittatura. Le garanzie fornite da FdI, ad ogni livello istituzionale e governativo, di convinta adesione alle istituzioni democratiche ed al rispetto convinto della Costituzione, vengono smentite. Ci aspettiamo, in tempi stretti, la condanna da parte della direzione regionale di FdI della intitolazione. Chiediamo agli onorevoli e ai consiglieri regionali, attraverso le interrogazioni, di chiedere la revoca della decisione assunta

Ci uniamo allo sdegno di tutti i cittadini della provincia di Pavia. Esprimiamo la più forte indignazione ricordando coloro che, nei nostri territori, diedero la vita per la democrazia”, concludono le Alleanze Civiche della provincia di Pavia.

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