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VOGHERA 09/06/2022: “Cultura oltre le mura”. Volontari in carcere per gettare un ponte fra la città e l’istituto di pena

Giugno 09
17:07 2022

VOGHERA – “Cultura oltre le mura” è un progetto fatto di corsi ed eventi pensato per il carcere di Voghera (con la proposta di estensione e tutte le carceri in Italia), ideato da due realtà iriensi, l’associazione Fuori Rotta di Gianni Tempesta e La Stanza Landini di Matteo Landini.

Cultura oltre le mura” è un progetto il cui obiettivo ultimo, come spiegato nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi nella struttura di via Prati Nuovi, non è l’intrattenimento dei detenuti ma il loro recupero effettivo, per il successivo reinserimento nella società.

Perchè ciò avvenga occorre però che carcere e società sia collegati e che interagiscano fra loro. Per questo il progetto punta, per quanto possibile, a “normalizzare la presenza del carcere all’interno della società vogherese”: perchè, ès tato sottolineato, “la presenza del carcere all’interno della città non può passare soltanto da fatti di cronaca (il caffè avvelenato di Sindona), né tantomeno dai luoghi comuni”.

Per provare e portare a compimento questa missione di ‘congiunzione’, Cultura oltre le mura” ha messo insieme un primo gruppo di volontari che hanno proposto e poi portato in carcere una serie di corsi ed eventi che stanno coinvolgendo una 70tina circa (su un totale di circa 400) di detenuti.

Si tratta di: Gianni Tempesta, che coordina la proiezione di film con cui coinvolgere la popolazione detenuta in riflessioni e dibattiti su temi di attualità; Maria Rosaria Ciardulli, professoressa, che terrà un corso di scrittura in cui la parola possa diventare strumento consapevole di espressione (la cui attività andrà ad integrarsi con un corso di dizione tenuto dall’ex voce radiofonica di Radio Popolare, Lovely Maria Rivola, in cui l’allievo potrà, invece, ad imparare a leggere con consapevolezza di significati e pronuncia il testo scritto”. Fra i volontari anche il pittore e artista Davide Ross Robert, che propone un corso di disegno base; e Paolo Vignali, che invece affianca due detenuti nel conseguimento del diploma di scuola superiore e di laurea.

Nel programma anche un concerto dei Fooga and Nico, band pavese emergente che proporrà alla popolazione detenuta un momento di intrattenimento con cui però tentare di sviluppare spunti di riflessione attraverso le tematiche proposte dai brani – tutti scritti e prodotti dalla band – che nascono da una riflessione sull’attualità.

Il progetto ha due caratteristiche principali, è stato spiegato alla conferenza stampa. Il primo è la “grande flessibilità”: poiché tutti possono, e potranno in futuro, portare un contributo, in base alle proprie capacità e alla propria voglia di trasmettere qualcosa all’interno di questo mondo del tutto particolare che è il carcere, ma che, sebbene in tanti ancora lo neghino, fa parte integrante della società vogherese… e italiana).

“La seconda  caratteristica – è stato spiegato – è che il progetto non è nato perché ci sono dei fondi provenienti da qualche parte ma perchè qualcuno ha deciso di fare un investimento umano all’interno del carcere. Per tale motivo – è stato aggiunto -, non avrà mai una fine.”

Progetti come questo – ha spiegato il direttore Davide Pisapia – non devono puntare semplice all’intrattenimento dei reclusi ma devono essere indirizzati a fare del trattamento”.

L’obiettivo quindi, è stato ricordato, è il recupero dei detenuti. Ma come? Generando, innescando, in loro una “riflessione”, un “cambiamento” vero, interiore, che conduca al loro recupero e al loro reinserimento nella società, sperabilmente con ricadute non solo sul piano personale ma anche su coloro, in famiglia in particolare, che li circondano (il direttore Pisapia al proposito ha raccontato l’esperienza fatta da una detenuta anziana del carcere di Vigevano, la quale nell’ambito di una esperienza simile si è ripromessa di tener lontano dai guai il nipote).

Si tratta di innescare un approccio a carattere culturale – ha concluso il direttore –. Una strada che può essere anche molto lunga. Ma proprio per questo non dobbiamo fermarci, neanche di fronte a delle difficoltà organizzative che inevitabilmente possono presentarsi.”

Alla presentazione del progetto hanno partecipato anche Carlo Scotti, ex sindaco, sostenitore del progetto Cultura oltre le mura”, da anni impegnato nel volontariato in carcere con lezioni di canto; e Adele Ianneo, dell’area pedagogica della casa circondariale di Voghera guidata da Fortunata di Tullio.

Presenti alla conferenza anche Maria Santa Conte funzionario giuridico pedagogico ed Elena Cristina Bolla. Con loro un rappresentante della polizia penitenziaria per le attività trattamentali.

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