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VOGHERA – Continua a Voghera lo stillicidio della pubblicazione sui social dei messaggi privati contenuti nella chat di whatsapp creata dalla giunta guidata dal sindaco Paola Garlaschelli.

L’ultimo messaggio che genera scandalo risale al febbraio scorso, in cui la sindaca Paola Garlaschelli, commentando l’operato dell’opposizione, utilizza una parola che richiama ad una disabilità.

Scrive Garlaschelli: “Ma la Balduzzi? Che dichiarazioni da mongola le fanno fare?” (commento al quale si aggiunge quello di Giancarlo Gabba “Purtroppo è mongola”, chiosa l’assessore… al quale si aggiungono le faccine sorridenti del collega Federico Taverna, che si difende: “Una leggerezza, una parola buttata lì senza alcun riferimento. Sul nostro rapporto con i problemi della disabilità, parlano le cose fatte e che faremo”).

Sul caso la sindaca Garlaschelli replica così. “E’ stato usato un termine fuori luogo. Mi dispiace che qualcuno si senta toccato e ferito.” Poi la prima cittadina si rivolge a chi vive situazioni di disabilità. “Sono realtà con cui collaboro da tanti anni: mi scuso senza alcun imbarazzo. Ribadisco loro, perchè non credo che una simile leggerezza possa metterlo in dubbio, che in quella parola non c’era significato malevolo.”

Garlaschelli conclude dicendo che si è trattato di “un termine inopportuno che va inserito nel contesto di una chat privata in cui si scrive e si commenta velocemente”, ma non senza condannare il “giochino scorretto e intimidatorio, oggetto di querele”, rappresentato dalla continua divulgazione di discussioni private.

Nonostante la scuse, il fatto ha generato malumori nell’ambiente dell’associazionismo che si occupa di disabilità, anche se non ci sono state prese di posizione ufficiali.

Quanto invece alla diretta interessata dalla critica, ecco il commento di Ilaria Balduzzi.

“Sapevo di essere pruriginosa per la Sindaca per quello che dico in Consiglio e questo mi rafforza nella convinzione di essere nel giusto, sicura delle mie competenze sia amministrative che politiche che loro, al contrario non dimostrano di avere così come il senso istituzionale ed il coraggio di dire certe cose faccia a faccia, cose che, ormai è chiaro, si pensano nel quotidiano e per le quali si ricerca il consenso del capo che, in questo caso, inizia per prima e ci mette di suo. Oltre a gettare discredito anche sulla stampa per la quale la Sindaca non è mai disponibile, in maniera anche poco furbesca.

Le scuse pubbliche di oggi e le altre ricevute in privato non fanno che confermare che sono state dette e pensate più e più volte tanto da diventare la normalità nella considerazione della minoranza e di tutte le minoranze. Un superIO di razza pura che coinvolge e investe tutti, tanto da legittimare al discredito e allo scherno del diverso da sé (cosa di cui ovviamente vado molto orgogliosa).

Mi spiace per il messaggio profondamente negativo, questa volta nei confronti della disabilità per la quale proprio ieri ai Premi Montessori abbiamo invece avuto una lezione di determinazione e umanità dalla madre coraggio, Cinzia Cullacciati. La Sindaca, da donna, non c’era e invece avrebbe fatto meglio ad essere presente.

Tutti condanniamo la divulgazione delle chat ma è pur vero che grazie a quelle si è scoperta una faccia della Sindaca e della sua allegra combriccola ( faccio fatica a definirla Giunta visto che non possiamo escludere che questi toni siano usati anche nella Casa Comune ) che gli elettori vogheresi, notoriamente di stampo moderato, non apprezzano né condividono ed invece si aspettano quella svolta per Voghera, tanto vituperata in campagna elettorale ma di cui in un anno non si è visto nulla.

Anche i siparietti di solidarietà attorno ad un tavolo potrebbero essere evitati da parte degli organizzatori giocando sulla buona fede di tanti rispettabili Sindaci.”