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VOGHERA – Dalla mini celebrazione del passaggio della fascia tricolore, il sindaco uscente lascia fuori le polemiche prettamente politiche. I sassolini dalla scarpe li tira fuori poco dopo… e sono tutti marchiati Forza Italia, il suo ex partito.

“Finiscono 10 anni di buona amministrazione e questa è una grande certezza. Io ho lavorato e sono stato dentro a Forza Italia per 10 anni e per questo gruppo, questo marchio, ho sempre lavorato e lavorato bene: la dimostrazione è che ancora oggi a Voghera questo simbolo è riconosciuto. Purtroppo la governance del partito non ha fatto le scelte migliori in questi ultimi mesi: a dimostrarlo c’è l’egemonia della Lega nel nuovo consiglio comunale, che ha 8 consiglieri su 15. Io credo che con scelte più lungimiranti si sarebbe potuto contrastare maggiormente questo risultato e che Forza Italia avrebbe potuto ottenere il doppio dei consensi che sono stati raccolti… purtroppo il partito ha fatto delle scelte diverse, un po’ violente, che hanno portato al risultato odierno.”

Qual è il punto fondamentale Barbieri… quale è il sassolino che le era rimasto nelle scarpe?

“E’ stato il metodo con il quale siamo stati accompagnati alla porta, io ed alcuni consiglieri: persone che hanno lavorato a lungo per il partito e per la città, per favorire invece qualcuno che è sempre stato in minoranza. Il punto è che non è stato riconosciuto il giusto merito a chi ha dato tanto al partito.

Questo ovviamente non era vietato farlo ma il risultato che si è ottenuto è che Forza Italia lascia la città alla Lega, che porta in consiglio la maggioranza assoluta dei consiglieri… questo è il vero dato politico emerso dalle elezioni.”

Che ne sarà del Carlo Barbieri ex sindaco?

“Quando si fa il sindaco si abbandonano tante occasioni, perché non si può mettere l’amministrazione in secondo piano. Adesso cercherò di ricostruire quella che è una nuova quotidianità: sicuramente riprendo, ho già ripreso, la mia attività imprenditoriale (l’amministratore delegato di un attività nel campo turistico avviata in Francia ndr).”

Tornerà ad insegnare a scuola?

“No, nella scuola non rientro. Per adesso ho altre proposte, altri impegni, altre iniziative da portare avanti. Con la scuola rimango sempre in aspettativa, anche se credo che difficilmente in futuro vi rientrerò.”

E la politica. Riprenderà da dove ha lasciato?

“La politica è fatta di mediazioni ed è in grande evoluzione. E’ anche una passione che non lascio e che anzi coltiverò in parallelo. Farò politica con una squadra fatta di persone e di giovani che hanno voglia di guardare al futuro e che hanno voglia di fare della buona politica… pur guardando con grande rispetto e riconoscenza a coloro che hanno fatto la storia di questo paese e degli ultimi 25 anni.”