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PAVIA 03/09/2020: Al lupo al lupo! Ma era solo un cane Cecoslovacco. La LAV Oltrepò lo salva dal rischio abbattimento e ammonisce sugli acquisti fatti per “moda”

Settembre 03
10:53 2020

PAVIARecuperata dai volontari LAV Oltrepò Pavese, nella notte fra sabato 22 e domenica 23 agosto, Giuditta, cane lupo cecoslovacco vagante da inizio luglio fra Pieve del Cairo, dopo una sola settimana dall’acquisto presso un allevamento amatoriale e Gambarana. Era stata erroneamente scambiata per un esemplare di lupo selvatico.

Giuditta, una giovane femmina di razza Cane Lupo Cecoslovacco, era stata smarrita il 13 luglio scorso da un cittadino di Pieve del Cairo. Da quel giorno, priva di ogni riferimento su un territorio a lei sconosciuto, si era rintanata nei fitti campi di granturco fra Pieve e Gambarana, uscendo soltanto alla sera in cerca del cibo che le veniva offerto da alcuni cittadini.

La situazione era stata segnalata ai volontari da una residente di Pieve del Cairo, allarmata dalla notizia della presenza di un esemplare di lupo selvatico alle porte del paese, ma soprattutto dalle dichiarazioni rese alla stampa locale da parte di Federcaccia Pavia, che informava di essere sulle tracce dell’animale per arginare la possibilità che il “lupo” si cibasse della fauna selvatica appena immessa sul territorio per poi essere uccisa all’apertura della stagione venatoria.

“Eravamo molto preoccupati per le sorti del cane, anche alla luce di quelle affermazioni – dichiara LAV Oltrepò – perché temevamo che l’attività dei cacciatori potesse risolversi con una messa a rischio della vita di Giuditta, posto che non compete all’associazionismo venatorio la vigilanza sulla fauna selvatica protetta, né tantomeno sugli animali domestici”.

Immediata la comunicazione ai Sindaci di Pieve del Cairo e Gambarana, al Dipartimento Veterinario ATS di Pavia, ai Carabinieri ed alla Polizia Provinciale, per segnalare che sul territorio non era presente un lupo, bensì un cane, per altro mansueto e sottomesso, ma spaventato e diffidente perché probabilmente malgestito da chi lo deteneva prima della fuga.

Dopo i tentativi di recupero da parte di alcuni residenti di Pieve del Cairo, avvenuti poco dopo la fuga del cane, Giuditta era rimasta stanziale nelle campagne attorno al vecchio cimitero di Pieve, zona che impediva la possibilità di un recupero con telenarcosi, a causa della presenza delle fitte coltivazioni, dei canali di irrigazione allagati e della strada provinciale trafficata.

“Una ulteriore criticità era l’imminente trebbiatura del mais, che l’avrebbe costretta a spostarsi – aggiunge LAV Oltrepò – per questo e per l’ingiustificato allarmismo che si era creato, abbiamo dovuto agire in fretta, riuscendo a recuperare il cane attraverso una gabbia di cattura ad azionamento manuale, dove Giuditta è entrata a notte fonda, attirata dal cibo”.

Dopo il recupero, i volontari LAV hanno individuato una profonda lacerazione all’addome che il cane si era provocato scavalcando la recinzione della casa da cui era fuggito; L’infiammazione sistemica, non curata, avrebbe portato alla morte del cane, attualmente ricoverato in rifugio per la degenza.

Giuditta è stata ceduta dal precedente proprietario a LAV e dopo la guarigione ed il necessario percorso di recupero per farla tornare ad avere fiducia nelle persone, sarà adottabile.

ATTENTI ALLE RAZZE “NO ALLE MODE”

Negli ultimi anni la razza Cane Lupo Cecoslovacco è diventata molto popolare, anche per la grande somiglianza con il lupo, non si tratta però di un cane “per tutti”, proprio perché discende da una selezione con una specie selvatica, ha bisogno di persone non alla prima esperienza, con molto tempo libero da dedicare alla socializzazione ed alla attività fisica.

L’invito di LAV Oltrepò Pavese è comunque quello di non seguire le mode, ma di scegliere il proprio amico a quattro zampe in uno dei numerosi canili della zona, dove i gestori e i volontari sapranno indirizzare su quale cane è più adatto allo stile di vita della persona che lo adotta.

“Ringraziamo – conclude LAV Oltrepò Pavese – tutte le persone che hanno contribuito a questo salvataggio. In particolare il sig. Roberto che ci ha permesso di posizionare il recinto di cattura sul proprio terreno, Lucrezia che ogni sera portava cibo a Giuditta, Luisella dell’Associazione Dog Italy e Ornella Piccinino presidente dell’Associazione La Casa di Duca e Pippi Odv con sede a Vigevano, l’Associazione La Rocca degli Angeli che sta ospitando il cane per la riabilitazione garantendogli cure e affetto, e Carla Capella, volontaria lomellina, preziosa collaboratrice di LAV anche per il precedente recupero del cane Barnaba, vagante a Breme per 6 anni e poi adottato dal Sindaco Francesco Berzero”.

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