VOGHERA 18/05/2020: La Comunione con mascherine e guanti. In 40 questa mattina alla prima Messa cittadina dopo il blocco per il Coronavirus
VOGHERA – Erano una quarantina circa i fedeli che questa mattina alle 8.30 hanno partecipato alla prima Messa della città Voghera dopo il “lockdown” causato dall’epidemia di coronavirus.
All’arrivo in Duomo hanno trovato le porte aperte, il gel lavamani all’ingresso e le panche contrassegnate con delle fettucce gialle a indicare i posti “vietati”.
Tutti i presenti avevano la mascherina e molti anche i guanti.
Ad officiare la storica messa monsignor Pier Giorgio Pruzzi, munito anche lui di mascherina. Durante la celebrazione è tornato anche il rito della Comunione, impartita con i guanti e con l’ostia posata fra le mani dei fedeli (rigorosamente vietato invece darla in bocca).
“La Messa è andata bene e per essere un giorno feriale c’era più gente del solito – spiega monsignor Giovanni Captini, il parroco del Duomo, subito dopo la fine della funzione in cui è intervento per spiegare le precauzioni che i fedeli devono prendere -.
Non ci sono stati problemi neanche per la distribuzione dei posti: ognuno ha capito subito la segnaletica che avevamo messo e si è seduto al posto giusto.”
“Siamo molto contente di questa apertura – raccontano due donne all’uscita -. E’ stata un’emozione rientrare in chieda dopo così tanto tempo. Nei mesi scorsi abbiamo seguito le Messe alla televisione ma non era la stessa cosa.”
“E’ stata una cosa giusta riaprire le chiese… anzi, andava fatto anche prima”, aggiunge una delle due.
“La Messa è una celebrazione che richiede partecipazione – ha commentato al termine monsignor Pruzzi -. Ed è una funzione che va vissuta in prima persona non uno spettacolo da vedere in televisione.”
”Questa riapertura è stata un bene”, aggiunge il religioso confessando di aver sofferto molto la chiusura e l’impossibilità di uscire dalla propria abitazione per così tanto tempo.
Dopo la funzione la Collegiata di San Lorenzo si è svuotata ma ha fatto registrare un continuo via vai di fedeli che l’ha fatta tornare a vivere (quasi) come prima della serrata.
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