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PAVIA 22/02/2020: Coronavirus (AGGIORNAMENTI). Saliti a 2 i morti. 27 i contagiati fra cui due pavesi. Ecco cosa accade e le misure prese in provincia di Pavia

Febbraio 22
13:26 2020

PAVIA Dagli “zero casi” ai 2 morti, ai 27 contagiati (fra cui due pavesi) conclamati in un sol colpo, alle centinaia di persone in isolamento. Dalle minimizzazioni; dalle accuse di razzismo per chi temeva il contagio provenire dalla Cina e chiedeva misure di prevenzione più rigide; dalle serate in solidarietà dei ristoratori cinesi… al terrore di essere contagiati sul serio e all’incertezza sul da farsi.

Nel giro di neanche 48 ore la realtà italiana del Coronavirus, al secolo COVID-19, è totalmente cambiata.

A mutarla radicalmente quanto accaduto a partire dalla notte fra il 19 e il 20 febbraio 2020 alle porte di Pavia, nel lodigiano.

AGGIORNAMENTO DEL 21/22-2-2020

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nella serata di ieri hanno firmato un’ordinanza con la quale, in 8 punti, si dispongono una serie di provvedimenti per i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano.

Nel testo dell’ordinanza è resa obbligatoria la:

  1. Sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;
  2. Sospensione di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n.146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;
  3. Sospensione delle attività lavorative per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);
  4. Sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti nei comuni sopraindicati, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali;
  5. Sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nei predetti comuni indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;
  6. Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nei comuni sopraindicati;
  7. Sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nei comuni sopracitati, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;
  8. Interdizione delle fermate dei mezzi pubblici nei comuni sopra indicati.

“I lavoratori impiegati nei servizi essenziali – si legge ancora nell’ordinanza – sono ammessi al lavoro previa verifica quotidiana dello stato di salute, con riguardo ai sintomi e segni della COVID19 a cura dei datori di lavori. La valutazione in merito al mantenimento e/o alla modifica delle presenti misure viene quotidianamente effettuata congiuntamente dal Tavolo di coordinamento di Regione Lombardia congiuntamente con le Autorita’ centrali. Il Prefetto di Lodi è incaricato dell’esecuzione della presente ordinanza”.

PROVINCIA DI PAVIA

Alla luce di ciò, per quanto riguarda la provincia di Pavia, ci sono due contagiati e diversi sono stati i provvedimenti presi da enti e istituzioni .

SANITA’

Iniziando dalla Sanità, fra i 27 contagiati conclamati ci sono due pavesi, si tratta di due medici di Pieve Porto Morone.

Quanto ai provvedimenti, il Policlinico San Matteo, che è uno dei centri di riferimento della Lombardia per le analisi di laboratorio di virologia (e dove nella notte è stato trasferito il 38enne di Codogno risultato infetto) ha lanciato l’appello di non andare assolutamente al pronto soccorso in casi di sintomi influenzali e di sospetti sul Coronavirus. La disposizione è quella di chiamare il 112 e di attendere istruzioni: nel caso saranno i medici ad andare a casa dei pazienti a fare i test.
Oltre a questo, il San Matteo ha deciso di dedicarsi in via principale alla lotta al virus, per questo sono stati sospesi i ricoveri e gli interventi legati a patologie ordinarie.

UNIVERSITA

L’Università da parte sua ha comunicato la “sospensione della frequenza dell’Università per gli studenti e, per i lavoratori”, e “la sospensione dello svolgimento delle attività lavorative, anche se svolte al di fuori dei Comuni citati nell’Ordinanza del Ministero della Salute (ossia i Comuni dei Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, Somaglia e San Fiorano).

TRASPORTI

Per ciò che riguarda invece i trasporti, Trenord ha fatto sapere che i sui treni della linea Milano-Piacenza non faranno fermate a Codogno e a Casalpusterlengo (idem per i treni della linea Mantova-Cremona-Milano che non fermeranno a Codogno)

FESTE

Il Comune dei Pavia, alla luce delle nuove disposizioni di cui sopra, “in via del tutto precauzionale”, spiega, sospende le manifestazioni del carnevale previste per il 22 e 23 Febbraio.

Stessa cosa hanno deciso i Comuni di Chignolo; Miradolo; Villanterio; Belgioioso; Albuzzano;

Santa Cristina; Costa de Nobili; Santa Cristina; Linaorolo; Corteolona; San Genesio ed Uniti; Torrevecchia pia; Copiano e Cura Carpignano.

SPORT

Il mondo del calcio e della pallavolo si fermano. Tutti le partite con le squadre lodigiane sono state state sospese

VOGHERA

Per quanto riguarda la città di Voghera si registra l’intervento di Marina Azzaretti, l’ex assessore chiede che “Il Comune di Voghera istruisca subito una task force con le istituzioni medico sanitarie locali per monitorare la situazione e dare informazioni e indicazioni alla cittadinanza. Con un punto di riferimento stabile e telefonico.”

Azzaretti oggi spiega anche che “A Pavia il sindaco ha annullato a scopo preventivo le manifestazioni pubbliche. Prevenire, organizzare la prevenzione a livello locale è quanto mia necessario. L’allarmismo sterile e il panico non servono a niente. Serve lucidità, razionalità, attenzione e soprattutto reagire con la massima scientificità.”

All’ex assessore ha risposto il sindaco. Carlo Barbieri sottolinea che “non ci sono casi a Pavia e provincia. La situazione è monitorata con attenzione e costanza insieme a tutte le autorità competenti”, e rimanda tutto al sito della Regione Lombardia e alle disposizioni già divulgate.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 19 del 21

Sale a 14 il numero delle persone contagiate da Coronavirus in Lombardia. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il presidente Attilio Fontana, il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il Capo Dipartimento della protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.

“Abbiamo individuato altre 8 positivita’ – ha spiegato Gallera – fra cui 5 operatori sanitari dell’Ospedale di Codogno e 3 pazienti. Abbiamo gia’ effettuato tamponi su 120 dipendenti che lavoravano presso l’area ricerca e sviluppo dell’azienda del primo contagiato, e iniziato i tamponi anche agli operatori sanitari e tutti le persone che hanno avuto contatti diretti.

I primi 6 contagiati dunque sono il 38enne (‘paziente 1′), sua moglie e il ragazzo che fa parte dello stesso gruppo podistico.

Le altre 3 persone, tutte di eta’ piu’ avanzata, frequentavano lo stesso bar anche dal padre del podista.

Il presidente Fontana e il ministro Speranza hanno firmato un’ordinanza con misure molto precise che riguardano l’area in cui abitano e si spostano le persone che sono state individuate come positive. I comuni sono: Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, Somaglia e San Fiorano.

L’assessore Gallera ha quindi ringraziato il “sistema sanitario per il lavoro svolto ininterrottamente dalla serata di ieri che e’ riuscito ad individuare collegamenti e legami”.

Il presidente Fontana ha sottolineato che “Il Tavolo di coordinamento regionale e’ sempre aperto, siamo pronti a reagire a qualunque evenienza. Abbiamo assunto provvedimenti che non devono essere intesi come qualcosa che possa spaventare ma come qualcosa che puo’ bloccare l’epidemia”.

Aggiornamento delle ore 16.30 da palazzo lombardia

Sono 6 i casi positivi al Coronavirus confermati in Lombardia. Lo ha comunicato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Lombardia con il presidente, Attilio Fontana e l’assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni.

Oltre ai primi tre casi positivi, già comunicati questa mattina (il paziente 38enne ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno, sua moglie e a un contatto stretto già trasferiti al Sacco), si sono registrati altri tre casi positivi che saranno ricoverati al Sacco. Per ora il soggetto che era stato individuato come possibile ‘caso zero’, ovvero colui che di rientro da un viaggio in Cina potrebbe aver trasmesso il virus al 38enne, al primo ‘tampone’ è risultato negativo, è quindi necessario effettuare ulteriori approfondimenti per capire il suo reale stato di salute.

L’assessore Gallera ha inoltre spiegato che sono otre 200 le persone identificate come contatti stretti dei casi positivi al coronavirus, ora in isolamento. Per questi soggetti è già stato fatto o verrà fatto il tampone.

“Abbiamo 149 persone che sono contatti del 38enne ricoverato a Codogno tra infermieri, parenti e conoscenti – ci sono coloro che lavorano con lui in azienda e hanno avuto un contatto diretto, e ancora gli appartenenti alle attività sportive da lui frequentate. “Nella notte infatti – ha precisato Gallera – hanno fatto l’accesso al Pronto soccorso di Codogno altre tre persone, uno è venuto da solo gli altri due in ambulanza. Ad oggi l’unico elemento che conosciamo è che vivono tutti nella stessa area. Dobbiamo parlare con loro e con i loro familiari per capire se c’è una connessione. Tutti e tre avevano una polmonite seria, poi risultata Covid-19”. Se si è stati in contatto con persone positive al virus e si hanno dei sintomi quali febbre e difficoltà respiratorie, l’invito è a non presentarsi al pronto soccorso ma a chiamare il 112, che invierà una squadra per fare i tamponi. “In questo mese – ha aggiunto Gallera – abbiamo gestito 100 casi sospetti, tutti poi risultati negativi, che sono stati tenuti in isolamento 4-5 ore per fare il tampone e si erano presentati con queste caratteristiche”.

PRESIDENTE FONTANA, MISURE CHE ASSUMIAMO SERVONO A EVITARE DIFFUSIONE CONTAGIO: “Le misure che assumiamo – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – sono gli unici mezzi per evitare diffusione del contagio e non devono essere viste come qualcosa di drammatico e preoccupante. E’ dimostrato che questo sistema contribuisce in modo stanziale a bloccare la diffusione. Non dobbiamo diffondere il panico ma le misure, che potremo rivalutare dopo la riunione con il ministro Speranza, che sta arrivando, sono fondamentali per il bene della comunità”.

ASSESSORE FORONI: STIAMO CERCANDO STRUTTURE IDONEE – L’assessore Pietro Foroni ha spiegato che La protezione civile lombarda sta intanto individuando strutture idonee ad eventualmente ospitare persone da mettere in quarantena. “Stiamo verificando strutture civili, anche militari ed ex-militari idonee per ospitare eventuali quarantene. Siamo pronti per ogni evenienza.

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Come spiega in un comunicato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera: “Un 38enne italiano è risultato positivo al test del coronavirus. Sono in corso le controanalisi a cura dell’Istituto Superiore di Sanità. L’uomo è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno i cui accessi al Pronto Soccorso e le cui attività programmate, a livello cautelativo, sono attualmente interrotte. Le persone che sono state a contatto con il paziente sono in fase di individuazione e sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie”.

Nel frattempo i fatti evolvono e la cronaca corre. Così con il passare delle ore i contagiati sono passati a 6 e le persone in quarantena 250 (tutti quelli che hanno avuto contatti con il contagiato).

Sempre la Regione, dopo l’aggravarsi del bilancio dei contagiati, ha confermato i nuovi casi e fornito indicazioni a chi, nelle zone colpite, dovesse trovarsi ad avere sintomi influenzali e sospettare il contagio a seguito di contatti sospetti.

“Altre due persone residenti a Castiglione D’Adda sono risultate positive al test del Coronavirus. Si tratta della moglie del 38enne in terapia intensiva e di uno stretto conoscente. I due pazienti si trovano attualmente in stato di isolamento”, ha detto l’assessore.

Poi le indicazioni sul da farsi.

“Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali – ha raccomandato Gallera -. Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di NON recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112, che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio.”

La Regione comunque fa anche sapere che “E’ attiva da ieri sera una task force regionale che sta operando in stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile. La maggior parte dei contatti delle persone risultate positive al Coronavirus è stata individuata e sottoposta agli accertamenti e alle misure necessarie”.

Nel frattempo, per quanto riguarda il nostro territorio, l’Ats di Pavia ha emanato i 10 consiglio per prevenire il virus. Un decalogo  approntato dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’adesione degli ordini professionali medici, delle principali società scientifiche e associazioni professionali, oltre alla Conferenza Stato Regioni.

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A seguire il decalogo di comportamenti per prevenire il Coronavirus COVID-19:

Va però notato, nel decalogo, che il punto 3 (non toccarti occhi naso e bocca con le mani… dopo aver toccato superfici esterne) in ordine di importanza viene prima del numero 1. Quanto al numero telefonico da contattare in caso di sospetto contagio NON è il 1500 come indicato erroneamente nel decalogo (che va usato solo per chiedere informazioni ma il 112.

Così come va tenuto a mente il fatto di NON andare al pronto soccorso in caso di sospetto contagio ma restare a casa e attender lì disposizioni.

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