Portare un animale in aereo: come fare e cosa bisogna sapere
ITALIA MONDO – Crescono le famiglie che viaggiano con un animale domestico al seguito e l’esigenza di farli salire comodamente su aereo è sempre più sentita. Un caso davvero eclatante è stato quello del pony Flirty che è stato fatto salire in cabina perché la signora Abrea Hensley non se ne poteva separare per motivi di ansia e depressione. La legge, infatti, consente a persone affette da disabilità e da problemi di altro tipo di poterne portare uno con sé anche nei locali, purché sia adeguatamente addestrato. Ma, volendosi limitare ai più comuni animali da compagnia e tolti questi casi specifici, come funziona in linea di massima il trasporto animale? Vediamo di scoprirlo.
Cosa serve per far volare un animale
Sul tema del trasporto degli animali in aereo ci sono diversi miti da sfatare. Innanzitutto, bisogna sapere che è fondamentale avere dietro i documenti dell’animale, compreso il libretto con tutte le vaccinazioni. Soprattutto quest’ultimo è molto importante perché senza le regolari vaccinazioni obbligatorie per legge e quelle richieste dal paese d’arrivo, non sarà possibile far viaggiare l’animale. Bisogna, poi, controllare attentamente le regole imposte da ciascuna compagnia aerea, poiché variano in maniera rilevante dall’una all’altra e in alcuni casi possono essere molto restrittive, soprattutto per ciò che riguarda le misure dei trasportini e il numero di animali che è possibile portare con sé.
Come si svolge il trasporto
Alcuni animali possono essere portati in cabina, altri invece devono viaggiare in stiva. Ciò dipende dalle regole che ogni compagnia decide di applicare, anche se, in linea di massima è necessario l’uso di un trasportino adeguato. Le misure medie utilizzate per il trasportino sono 46 x 25 x 31 cm, il fondo deve essere impermeabile e l’animale, quando è dentro, deve potersi girare e stare in piedi. Per regola deve rimanere chiuso lì dentro durante tutto il tempo del viaggio, dal check-in fino all’arrivo, a meno di un diverso accordo con il personale di bordo e gli altri viaggiatori. Se supera i 10 chili verrà certamente messo in stiva, mentre per quelli oltre i 75 chili il viaggio può avvenire solo via cargo. Ogni animale deve essere dotato di biglietto aereo, il cui importo viene stabilito in agenzia dopo che l’animale è stato pesato e controllato. E, infine, gli serve anche un passaporto europeo, rilasciato dal veterinario.
Come comportarsi durante il volo
Anche una volta a bordo comunque ci sono delle regole da rispettare, soprattutto per salvaguardare la salute dell’animale da compagnia. Innanzitutto l’animale deve aver ricevuto l’ok dal veterinario a viaggiare, e, se soffre d’ansia o di mal d’aria, bisogna somministrargli un tranquillante adatto prima di partire. Poi, se viaggia in stiva, è sempre bene fargli compagnia fino all’ultimo minuto, prima di imbarcarsi, per tranquillizzarlo. Oltre al fondo impermeabile, nel trasportino, è sempre meglio mettere anche una sua coperta, in modo che possa riconoscere un odore familiare e tranquillizzarsi. Anche abituarlo da prima a stare nel trasportino è una precauzione importante, perché gli permette di prendere confidenza con questo oggetto e farlo sentire più a suo agio. In prossimità del viaggio non bisogna mai fargli mancare i liquidi, perché gli animali in stato di ansia e di stress, tendono a consumarne in maggiore quantità. E infine bisogna evitare di dargli cibo, sia solido che liquido, tenendolo a stecchetto almeno da 6 ore prima della partenza.
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