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VOGHERA – Sono 300 circa i cittadini che questa mattina hanno accolto l’invito dell’Amministrazione comunale a visitare i cantieri con i quali si sta restaurando il Teatro Sociale. Divisi in gruppi, i cittadini sono stati accompagnati nelle zone accessibili del cantiere, dove è stato spiegato il lavoro finora svolto. Lavoro fondamentalmente “strutturale”, con il quale sono state, ora consolidate, ora rifatte, ora recuperate, le parti in muratura del monumento.

Presenti alla visita, il sindaco Carlo Barbieri, l’assessore Marino Azzaretti e tutti i tecnici (a partire dal dirigente dei Lavori Pubblici Massimiliano Carrapa) del Comune che fino ad ora hanno lavorato al recupero.

Soddisfatto il sindaco.

“Oggi è una bella giornata di apertura del Teatro alla città, agli appassionati e a tutti coloro che sono interessati a seguire dal vivo quello che si sta realizzando – ha detto Barbieri -. Chiaramente in questo momento le opere visibili sono perlopiù opere strutturali e quindi meno d’impatto, ma sono opere alle quali si è arrivati seguendo in modo molto preciso i progetti… ovviamente con qualche variabile, qualche modifica e qualche imprevisto come può accadere in ogni cantiere riguardante monumenti storici. Nonostante questo, in sinergia con la Sovrintendenza e gli altri organismi preposti, anche i tempi relativamente brevi, siamo riusciti ad avviare bene dei lavori che oggi sono nel pieno del loro svolgimento.”

“Sono lieta di aver potuto offrire questa prima visita guidata alla città. C’è stata una grande affluenza: segno del grande interesse per questo nostro Teatro – ha dichiarato Azzaretti -. Un monumento al quale stiamo lavorando con molta attenzione e che alla sua conclusione potrà ospitare, terminando anche la parte del Loggione, fino a 400 persone.”

Azzaretti interviene anche sulla futura vita del Sociale.

“E’ chiaro – ha aggiunto – che all’impegno nostro si dovrà affiancare quello della componente economica, commerciale, imprenditoriale della città: per far sì che il teatro possa diventare un’attrazione in sé ma anche un volano per l’intera città. Così come sarà anche importante, una volta terminati i lavori, creare una rete con tutti i teatri minori e con anche una sala cinematografica funzionante… per offrire una fruttuosa costellazione di eventi culturali.”

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