VOGHERA 09/07/2019: Atletica. Il meeting svizzero di La Chaux de Fond visto da Matteo Piombo
VOGHERA – Domenica scorsa, 30 giugno 2019, nel meeting svizzero di La Chaux de Fonds, Davide Re ha corso i 400 metri in 44”77. Migliorando il suo recente primato italiano di 45”01. E andando per la prima volta sotto i 45 secondi. Re attualmente nella stagione 2019 è il miglior europeo dell’anno sul giro di pista. Nessun italiano era mai arrivato a tanto. Nessun italiano era da anni ai vertici continentali della specialità. E siccome questa impresa merita rilievo facciamo un po di storia dei 400 metri. Una gara di corsa in cui non abbiamo mai vinto una medaglia olimpica, e non siamo mai riusciti a vedere un azzurro giungere in finale, e quindi a piazzarsi nei primi otto. Nella lunga storia delle olimpiadi non è mai accaduto che un azzurro abbia raggiunto la finale. La prima presenza olimpica di un nostro atleta risale al 1900 quando Umberto Colombo fu eliminato in batteria. Il primo a giungere almeno in semifinale fù Emilio Lunghi. Il campione genovese, primo recordman mondiale italiano di sempre, arrivò al penultimo turno nel 1912. Nel 1936 Mario Lanzi, altro specialista 400 e 800 come Lunghi, giunse quarto in semifinale nel 1936 a Berlino in 48”2. Lanzi era un valido specialista sul giro, dove ottenne 46”7. Tempo che anteguerra valeva una posizione di vertice a livello mondiale. Fu secondo al mondo nel 1939 e terzo nel 1940, sempre con lo stesso risultato. Ripetuto nelle due stagioni. Due volte gareggiò alle olimpiadi Sergio Bello, nel 1964 e 1968, ma in entrambi i casi fù eliminato nei quarti. Semifinali anche per Alfonso Di Guida (grande specialista della 4×400 metri) nel 1976 con 46”50 fu settimo. Mentre Mauro Zuliani nel 1980 fu ancora settimo in semifinale (46”01). Ma nel 1980 mancavano gli americani. Va detto che nel 1980 lo stesso Zuliani con Tozzi, Malinverni e Pietro Mennea (autore di frazione lanciata in 44”8) vinse il bronzo della staffetta 4×400 metri. I due semifinalisti più recenti sono stati Alessandro Attene nel 2000 (settimo posto in 46”41 dopo aver corso in 45”35 la batteria) a Sydney e Claudio Licciardello nel 2008 a Pechino (ottavo in 45”64 con batteria corsa in 45”25). Tra le donne la gara è alle Olimpiadi solo dal 1964. Sono dieci le presenze olimpiche. Libania Grenot, atleta cubana naturalizzata italiana per matrimonio, è giunta ottava a Rio de Janeiro nel 2016. Ed ha fatto anche due semifinali nel 2008 (quinta in 50”83) e 2012 (terza in 51”18). Eliminazione nei quarti per Donata Govoni nel 1972 (mentre nel 1968 la forte emiliana fu eliminata in batteria) e per Rita Bottiglieri nel 1976 e Virna De Angeli nel 1996. Due presenze olimpiche per l’altoatesina Erica Rossi nel 1980 e 1984, entrambe le volte eliminazione in batteria. Nei campionati mondiali, che si svolgono dal 1983, siamo stati più bravi con le donne che con gli uomini. Nell’edizione inaugurale a Helsinki la prima semifinalista, Erica Rossi che si piazza al quinto posto. Poi per diverse edizioni vediamo i nostri rappresentanti arrivare al massimo ai quarti di finale. Fino al 2005 a Helsinki quando Andrea Barberi centra la semifinale ed è ottavo. Nell’edizione seguente, a Osaka 2007, Daniela Reina è sesta, sempre in semifinale. Due semifinalisti a Berlino 2009, tra gli uomini Matteo Galvan ottavo e tra le donne Libania Grenot è quarta. A Daegu 2011 quinto posto tra le donne di Marta Milani, ancora in semifinale. A Mosca 2013 di nuovo due semifinalisti, Libania Grenot quarta tra le donne e Matteo Galvan quinto tra gli uomini. A livello maschile, dal 1961 al 2018 compreso, sono state 73 le presenze italiane nelle liste mondiali stagionali dei primi 100. Molto meno che sui 200 (102) e sui 100 (99). In ben 10 stagioni non c’è stato un solo italiano tra i primi 100 al mondo stagionali negli anni 1963,1970, 1974, 1978, 1988, 1999, 2001, 2004 e 2015. Va detto che nel 2018 ben 4 italiani sono andati sotto ai 46 secondi, e due di questi erano tra i primi 100 al mondo Matteo Galvan (45”17) e il nuovo primatista Davide Re (45”26). Gli altri under 46 erano giovani promesse, da cui ci si aspettava molto in questa stagione, soprattutto da Daniele Corsa (23 anni) e Edoardo Scotti (19 anni). Ma soprattutto lo scorso anno abbiamo vinto il titolo mondiale Juniores (o Under 20) della 4×400 maschile. Un evento senza precedenti per noi, che abbiamo battuto anche gli Stati Uniti.
Riguardo ai campionati mondiali ecco in dettaglio tutti gli italiani semifinalisti dal 1983 al 2017
2005 Andrea Barberi 8 sf1 47”10
2007 Daniela Reina 6 sf2 51”99
2009 Matteo Galvan 8 sf3 46”87
Libania Grenot 4 sf3 50”85
2011 Marta Milani 5 sf2 51”86
2013 Matteo Galvan 5 sf2 45”69
Libania Grenot 4 sf2 50”47
Chiara Bazzoni 6 sf1 52”11
2015 Libania Grenot 3 sf1 51”14
2017 Davide Re 8 sf3 45”95
Nessun italiano è mai giunto in finale in questa manifestazione
Hanno raggiunto i quarti di finale
1983 Erika Rossi
1987 Roberto Ribaud
1991 Andrea Nuti
1993 Andrea Nuti
1995 Andrea Nuti
1997 Marco Vaccari
1997 Patrizia Spuri
Eliminati in batteria
1983 Roberto Ribaud
2001 Alessandro Attene
2003 Andrea Barberi
2007 Andrea Barberi
2015 M.Benedicta Chigbolu
2017 M.Benedicta Chigbolu
Nella lista stagionale mondiale maschile, dal 1961 al 2018 compreso, sono state 73 le presenze italiane.
Il miglior piazzamento di un italiano in questi anni, a livello mondiale, come lista stagionale è il settimo posto ex aequo di Marcello Fiasconaro nel 1971 con 45”5 (in realtà era il 45”49 elettrico fatto a Helsinki al campionato europeo)
Ecco gli altri piazzamenti nei primi cinquanta al mondo
1973 Fiasconaro Marcello 9= 45”6
1981 Zuliani Mauro 11 45”26
1965 Ottolina Sergio 21= 46”2
1972 Fiasconaro Marcello 24= 45”6
1993 Nuti Andrea 27 45”35
1977 Mennea Pietro 28 45”87
2006 Barberi Andrea 32= 45”19
2016 Galvan Matteo 34= 45”12
2013 Galvan Matteo 35= 45”35
2008 Licciardello Claudio 41 45”25
1980 Zuliani Mauro 42= 45”93
2010 Vistalli Marco 43 45”38
1969 Bello Sergio 44= 46”4m
1992 Vaccari Marco 46= 45”47
1981 Ribaud Roberto 47= 46”02
1992 Nuti Andrea 49= 45”50
2018 Galvan Matteo 49 45”17
2000 Attene Alessandro 50 45”35
Commenti