VOGHERA 17/05/2019: Imprenditore perseguitato per mesi da un creditore. I carabinieri denunciano due uomini
VOGHERA – Dopo mesi di minacce e intimidazioni è finito l’incubo per un 50enne vogherese, stretto nella morsa dei debiti e, per questo, costretto a subire ritorsioni dai creditori.
A porre fine a quella che era diventata una persecuzione sono stati i carabinieri di Voghera, guidati dal maggiore Giuseppe Pinto, che hanno denunciato elevato denunce per “esercizio arbitrario delle proprie ragione con violenza sulla persona”, e per “minaccia aggravata e furto”.
LA STORIA
Tutto nasce quando un commerciante di Voghera, nell’anno 2014, rileva da un imprenditore straniero un’attività commerciale, concordando di versare il prezzo in piccole rate.
La crisi economica degli ultimi anni, sfortunatamente però, ha colpito il commerciante, costretto ben presto a chiudere la propria attività, ritrovandosi un debito ingente ancora da saldare.
LE MINACCE
Da quel momento sono iniziate le pressioni del creditore, un 33enne di origine indiana, abitante alle porte di Pavia e di un sedicente “mediatore” (un uomo di etnia Sinti), fatte di minacce, inseguimenti ed “incontri” tutt’altro che casuali.
Ma non è tutto. Dopo mesi di pressioni per conto dell’indiano, il “mediatore”, oltre al credito del suo complice, ha iniziato a pretendere qualcosa per sé dal commerciante, spingendosi per fare questo fino al punto di minacciare la vittima con un coltello.
L’imprenditore a quel punto, esasperato, si è rivolto ai Carabinieri della Compagnia di Voghera, ai quali ha raccontato tutti gli episodi di cui era rimasto vittima a cavallo fra il 2018 e il 2019.
LE INDAGINI
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Voghera, così, attraverso le investigazioni, sono riusciti ad identificare anche il complice del creditore indiano, un 35enne nomade di etnia “sinti”, che è stato denunciato in stato di libertà per il reato di “esercizio arbitrario delle proprie ragioni” (stessa denuncia che è stata fatta nei confronti dell’indiano).
Durante le indagini i Carabinieri di Voghera avrebbero però accertato anche che il commerciante era stato derubato dal 35enne, che gli aveva sottratto una catenina d’oro quale anticipo per la sua attività di intermediazione.
Per tali fatti i due aguzzini dovranno rispondere, di fronte all’Autorità Giudiziaria, non solo di “esercizio arbitrario delle proprie ragione con violenza sulla persona”, ma anche di “minaccia aggravata e furto”.
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