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PAVIA VOGHERA VIGEVANO 17/02/2019: Vigili del fuoco in allerta. Ci sono pochi mezzi e pochi uomini. A Voghera mancano: Pompieri, la fondamentale Autoscala e un’Autopompa

Febbraio 17
20:32 2019

PAVIA VOGHERA VIGEVANO – “Servono assunzioni. La carenza d’organico è drammatica anche Pavia, e non solo: a livello nazionale dovrebbero esserci 40mila vigili del fuoco, ce ne sono solo 28mila. La Lombardia è la regione con la più alta densità abitativa ma abbiamo solo un vigile ogni 3.533 abitanti, è un rapporto drammatico che supera quello di altre regioni”.

Così Fabio Catalano Puma, segretario della Fp Cgil Pavia, si esprime sull’allarme lanciato dai pompieri della provincia di Pavia, che hanno anche dichiarato lo stato di agitazione.

Davide Cerilli, vigile del fuoco e rappresentante sindacale, snocciola dati specifici del comando pavese e dei suoi tre distaccamenti permanenti di Vigevano, Voghera e Broni.

“I capisquadra, coloro che coordinano gli interventi stabilendo strategie e metodi, dovrebbero essere 54 da pianta organica. Ne mancano 26. Dovrebbero essere in 7 su ognuno dei 4 turni, ce ne sono solo 3 o 4 ad accollarsi anche i turni di chi non c’è e a dover viaggiare sui distaccamenti per non lasciarli totalmente sguarniti.”

I problemi legati alla carenza di personale sono molti.

“Anche la formazione è penalizzata in mancanza di capisquadra per garantire il minimo si utilizzano gli straordinari, senza così rispettare il riposo previsto di 48 ore – dichiara ancora il rappresentante -. Mancano anche 5 capireparto e 10 operatori solo sulla sede centrale. In totale dovremmo essere in 198, siamo 157 effettivi”.

In provincia di Pavia mancano anche i mezzi dei pompieri.

“Parliamo di camion di soccorso, molto sfruttati quindi, che da noi come in tutto il paese hanno 20/25 anni. Fra le principali mancanze c’è l’autogru. In tutta la provincia ce ne è una sola, ora inutilizzabile perché in manutenzione straordinaria. Se dovessero chiamarci per un incidente stradale dovremmo chiedere il supporto del comando di un’altra provincia, e farci arrivare il mezzo”, spiega il pompiere.

Poi c’è l’autoscala, importante per spegnere incendi ma anche soccorrere persone  a grandi altezze.

“Spesso e volentieri è fuori servizio per manutenzione”, dice il sindacalista.

Poi c’è il nomex, la divisa antifiamma.

“Dovremmo averne due – spiega Cirilli -. Ci sono colleghi che ne hanno uno solo e restano totalmente sguarniti quando è in lavaggio per essere decontaminato da sostanze tossiche. Eppure quello è il principale dispositivo di protezione individuale.”

Idem per le bombole per gli interventi all’interno di locali contaminati: “mancano pure quelle”.

“Noi facciamo soccorso pubblico – lamenta preoccupato il sindacalista -, elemento che lo Stato dovrebbe garantire ai cittadini, ma purtroppo non stiamo andando in questa direzione.”

In provincia di Pavia dunque, in questo momento sono i vigili del fuoco a ‘cercare soccorso’ (nel capoluogo anche la struttura del comando centrale è troppo vecchia, inadeguata e necessità di una alternativa).

“Facciamo prevenzione nelle aziende, ma cosa succede in ‘casa nostra’? – si chiede a proposito il sindacalista -. Banalmente non è garantita la corretta igiene dei locali. Era stato prospettato un cambio sede ma il progetto è decaduto. Garantire il soccorso pubblico è sempre più difficile, senza un cambio di passo diventerà impossibile, conclude Cirilli.

LA SITUAZIONE DI VOGHERA

Molte delle carenze elencate per la provincia di Pavia colpiscono anche la sede di Voghera.

In città (e quindi in tutto l’amplissimo territorio di riferimento della caserma che qui vi ha sede) manca prima di tutto la fondamentale autoscala. Così come manca un numero sufficiente di vigili e di mezzi per garantire la cosiddetta seconda partenza e quindi la piena sicurezza del territorio.

Un esempio di pericolo dovuto a tali carenze lo si è visto nel giorno in cui, nel novembre del 2108, un’auto è andata a fuoco in via Lomellina (vedi articolo al link sottostante) e quando i pompieri arrivarono dopo 45 minuti.

Un ritardo enorme – che provocò anche dure lamentele sui social da parte dei soggetti colpiti – ma che fu causato dal fatto che l’unica squadra di vigili del fuoco presenti in città, quel giorno e proprio a quell’ora (erano circa le 11.30), stava soccorrendo una persona a Mede (e per tale motivo sul posto dovette arrivare la squadra di Broni).

In città, quanto a mancanze, si deve ancora registrate, oltre ad disagio generalizzato legato alle divise, anche la mancanza di un’autopompa (indispensabile per rendere possibile la ‘seconda partenza’)da tempo infatti è guasta, e in riparazione.

Meglio, invece, rispetto a Pavia, vanno le cose dal punto di vista strutturale.

Nel corso degli anni, grazie anche all’intervento diretto del Comune, molti lavori di sistemazione sono stati fatti nella caserma di via Turati: dai nuovi impianti, al nuovo tetto, ai nuovi infissi, al nuovo sistema di condizionamento, alle nuove camerate, ai nuovi servizi igienici,  alla video sorveglianza.

Nel 2019 in questa direzione sono in programma, sia l’adeguamento anti-sismico della caserma; sia la sostituzione di alcuni dei grandi cancelli elettrici per l’ingresso e l’uscita dei mezzi.

LEGGI

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