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VOGHERA – Bella, partecipata e commossa, cerimonia questa mattina in municipio per la consegna delle benemerenze “Summa Viqueria”, volute per la prima volta quest’anno dall’amministrazione Barbieri.

I cinque vogheresi premiati: Cristina Boffelli; Lorenzo Somenzini, Giuseppina Borutti; Don Loris Giacomelli e Stefano Dallera, spesso con voce rotta dalla commozione, hanno ringraziato il Comune del riconoscimento, dedicandolo ai propri cari e a tutti coloro che gli hanno consentito di raggiungere gli importanti risultati professionali che sono valsi questo cittadino.

“Con questo premio abbiamo voluto colmare una lacuna che la città aveva – ha detto il sindaco Carlo Barbieri -. Lo abbiamo fatto per la prima volta, in modo quasi sperimentale, con una benemerenza che ha il valore della proposta, una proposta fatta alla città e composta di scelte non calate dall’alto ma provenienti dal basso… scelto che non vogliono avere alcun colore politico. Sono soddisfatto delle proposte arrivate in Comune e delle scelte fatte dalla commissione dei capigruppo – ha aggiunto il sindaco -, un organismo trasversale a tutte le forze presenti in consiglio”.

Dopo le consegne delle pergamene da parte del primo cittadino e del presidente del consiglio comunale Nicola Affronti, la parola ai premiati.

“Ciò che faccio è merito anche delle mie Chiarine – ha detto Cristina Boffelli, fondatrice dell’associazione Chiara contro la violenza sulle donne -. Un ringraziamento va anche tutte le donne che come me ogni ogni giorno combattono contro la violenza di genere.” La dedica di Boffelli invece, con le lacrime agli occhi, è andata ”Alla mia mamma, che non si vede mai ma lavora sempre dietro le quinte.”

“Sono onorata ed emozionata – ha detto Giuseppina Borutti, primario di Neurologia all’ospedale cittadino -. Un bravo  però va anche ai mie collaboratori, che lavorano efficacemente in silenzio, in squadra. Dedico il premio -. ha aggiunto Borutti con la voce rotta dall’emozione – alla mia famiglia, che mi ha permesso di studiare e di arrivare fino a questo punto”.

Contento ed emozionato anche il parroco di di San Pietro. “Mi sento come una foglia di un grande alberi rappresentato dalla Chiesa”, ha detto Don Loris Giacomelli ringraziando fra gli altri i suoi parrocchiani “perché quello che faccio è sempre un gioco di squadra.”

Quasi senza parole per il coinvolgimento emotivo Stefano Dallera. Il musicista in forza all’Orchestra Sinfonica, ha ringraziato tutti i maestri che lo hanno condotto fino al Teatro della Scala.

Contento infine anche Lorenzo Somenzini dell’Iriense, medico di importanti campioni sportivi, alcuni dei quali hanno partecipato alle Olimpiadi di Seul. Somenzini ha ricordato tutte le manifestazione svolte in città, legate alla ricerca e alla salute, cui la sua associazione sportiva ha partecipato come ente organizzatore. “Dedico la benemerenza – ha detto – alla mia famiglia, che mi supporta e sopporta.”.

La cerimonia si è conclusa con un piccolo saggio al violino del maestro Dallera e con un brindisi nella sala della Battaglia.