VOGHERA 19/01/2018: Guardia medica e rischi per la sicurezza dei dottori in servizio. Grandi: “Situazione che rischia di precipitare con l’imminente soppressione della nostra Centrale Operativa”
VOGHERA – Allarme sicurezza per i medici di Guardia Medica. A lanciarlo è il dottore di base Michele Grandi, che spesso con altri colleghi effettua questo servizio.
“Sono sempre più frequenti i casi di aggressioni e minacce nei confronti dei professionisti che operano nel servizio da parte di utenti particolarmente esigenti e poco rispettosi di chi svolge un’ attività professionale di pubblica utilità – spiega il medico -. Anche nel nostro territorio il problema ha assunto un aspetto preoccupante – aggiunge il medico -, dopo che alcuni giorni fa una dottoressa in visita al domicilio di un paziente è stata da questo minacciata per una prescrizione farmacologica richiesta con insistenza. Episodio – precisa Grandi – che ha reso necessario l’ intervento delle Forze dell’ Ordine.”
“Il nostro è un lavoro molto rischioso – afferma Michele Grandi, medico che da anni presta servizio in Guardia Medica e che fa parte del movimento l’Italia del rispetto – perché si svolge per lo più di notte e all’esterno e a farne le spese sono spesso le colleghe donne, ma anche per noi uomini le situazioni di pericolo sono sempre dietro l’ angolo”.
“Attualmente – continua Grandi – possiamo contare sul supporto dei colleghi che operano presso la Centrale Operativa: si tratta infatti di medici che conoscono i pazienti più “pericolosi” e che si attivano con consigli o con richieste di intervento alle Forze dell’Ordine qualora si presentino situazioni che mettono a repentaglio la nostra incolumità. Mi domando cosa succederà quando, tra meno di 2 mesi, la Centrale Operativa verrà soppressa”.
Sull’ argomento interviene anche Fabio Aquilini, fondatore del Movimento civico “L’ Italia del Rispetto”.
“Il nostro Movimento – dichiara Aquilini – è sempre stato sensibile al problema della sicurezza dei cittadini e lo è in modo particolare quando interessa dei professionisti che svolgono la loro attività in condizioni di elevato rischio come avviene per i medici di Guardia Medica. A tal proposito faccio un appello a chi ha responsabilità politiche e gestionali nelle istituzioni affinché vengano destinate più risorse a quelle iniziative che possano garantire la massima sicurezza a chi svolge un servizio di pubblica utilità.”
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