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VOGHERA PAVIA VIGEVANO 26/09/2017: Scontro sull’appalto per il trasporto dei pazienti da un’ospedale all’altro. Le Croci pavesi rimaste fuori: A rischio 200 dipendenti e 1000 volontari. Asst conferma che la gara si è svolta regolarmente

Settembre 26
12:25 2017

VOGHERA  PAVIA VIGEVANO E’ allarme fra le associazioni della provincia di Pavia che da anni si occupano del trasporto dei pazienti da un’ospedale all’altro e verso gli ambulatori. Dopo l’assegnazione – a seguito di gara pubblica indetta dall’Asst – del servizio ad una nuova associazione (la First Aid One Italia, con sede legale a Pesaro e sede operativa a Bollate), la galassia dei sodalizi, Croce rossa in testa, mostra preoccupazioni per le ricadute occupazionali e sul mondo del volontariato.

Le 25 “croci”, pavesi ed in particolare dalla Croce Rossa, dopo una riunione planaria tenutasi nei giorni scorsi, lanciano l’allarme ipotizzato il taglio di circa 1000 volontari in provincia di Pavia (che andrebbe ad aggiungersi a quello paventato di 200 dipendenti) a causa del nuovo appalto del servizio trasporti stipulato da Asst con l’azienda cooperativistica marchigiana.

“Anche i volontari subiranno un grande scossone da questa vicenda – spiega Alberto Piacentini, presidente del Comitato Croce Rossa di Pavia e referente provinciale CRI – Non solo sono in bilico 200 posti di lavoro in tutta la provincia, ma anche 1000 volontari circa, stimati nella riunione della settimana scorsa, rischiano di non poter più prestare servizio in quanto sono tutti coloro che in questi anni erano impegnati attivamente nei servizi di trasporto sanitario e che integravano l’attività dei dipendenti. Per ora teniamo duro con le nostre possibilità, ma siamo sicuri che con il passare del tempo gli equipaggi fatti esclusivamente di volontari subiranno un drastico taglio. Si andrebbe cosi a perdere un’importate risorsa, fatta di persone vogliose di impegnarsi nel sociale, costrette ora da un contratto capestro a rinunciare al loro impegno a favore del territorio”.

Al centro dell’attenzione ci sono anche e soprattutto le tariffe.

“Ribadisco nuovamente – spiega il presidente di Cri Pavia – che la gara risultava assolutamente incongrua per l’eccessivo ribasso posto a base d’asta rispetto alle tariffe in vigore dal 2006 che, peraltro, sono state recentemente modificate da Regione Lombardia con un sensibile rialzo. Concentriamoci, per esempio, sulla tariffa forfettaria da applicarsi per il trasporto di andata/ritorno dello stesso assistito entro 15 km di percorrenza e vediamo che Regione Lombardia ha mutato il prezzo da 52,06 euro previsti dal dgr del 2006 a ben 101,00 euro del decreto 2017. Sapete l’importo a base d’asta del bando di Asst cosa prevede? – chiede Piacentini -: 28,63 euro. Si tratta di una tariffa impensabile da applicare a tal punto che tutte le croci pavesi hanno fatto i loro conti e nessuna, a suo tempo, ha partecipato al bando. Senza giri di parole, la motivazione è presto spiegata”.

La Cri a nome di tutte le altre “croci” tiene però a tranquillizzare la popolazione sui servizi resi che non saranno limati.

“Proprio così – spiega Piacentini di Cri Pavia – Noi continueremo ad operare come sempre, mettendo in campo professionalità e competenze, quelle che ci hanno sempre contraddistinto in questi anni. Noi siamo e resteremo quelli di prima, pronti come sempre per le emergenze e per fornire ai cittadini i servizi di trasporto con Ambulanza per le loro esigenze. I cittadini potranno contattarci alle solite utenze telefoniche o al nostro numero verde 800 088 077”.

LA RISPOSTA DI ASST

Sul caso più volte era intervenuta Asst, l’Azienda socio sanitaria Territoriale della provincia di Pavia, per precisare la correttezza di tutta l’operazione.

GARA REGOLARE

In una prima comunicazione l’Azienda aveva replicato a chi parlava di “offerta anomala” durate la gara.

“Quando si parla di offerta anomala perché non rispondente alle capacità organizzative di un soggetto privato che vuole vincere, si sbaglia punto di vista e di partenza – aveva scritto Asst -. Se la gara và deserta significa che le esigenze dell’Ente non hanno incrociato le possibilità di svolgere il lavoro da parte degli operatori del mercato. Di fatto così non è avvenuto. Un soggetto ha presentato una offerta. Purtroppo la Croce Rossa, che ha raccolto a cartello le croci pavesi, non ha partecipato e forse avrebbe consigliato di non partecipare. ASST non ha alcuna colpa in merito a crisi occupazionali dovute ad errate scelte imprenditoriali, ne è responsabile di far quadrare i conti di un soggetto privato quale la Croce Rossa.

NON SOLO RISPARMIO

In una seconda comunicazione Asst ha invece affrontato la motivazione “economica” della gara, sollevata dalle Croci pavesi (Asst avrebbe risparmiato 150 mila euro).

Per Asst la motivazione della gara non sarebbe stata solo quella.
“Gli aspetti che l’ASST di Pavia ha ritenuto di regolamentare riguardano due ambiti: quello economico, derivante dalla presenza di tanti soggetti erogatori con un conseguente problema di budget e di rapporto tra i soggetti richiedenti interni (decine di reparti) ed i tanti soggetti erogatori esterni.

L’altro aspetto, molto più importante deriva dal fatto che nessuna delle tante convenzioni comprendeva l’obbligo per le Associazione di Trasporto convenzionate, di garantire l’invio dell’ambulanza all’Ospedale che la richiedeva, in tempi certi e possibilmente stretti, nemmeno nelle situazioni di dichiarata emergenza. Stante questa situazione, nel maggio dell’anno scorso, quando la nuova dirigenza dell’ASST ha rivisto l’organizzazione Dipartimentale, creando, per la prima volta, un unico Dipartimento di Emergenza, tra le prime richieste è emersa la necessità di trovare una soluzione a questo problema e la risposta dell’azienda non si è fatta attendere”.

“Alla luce di quanto esposto – ha concluso Asst – è facilmente comprensibile, ma forse non sufficientemente comunicato sino ad ora, che il risultato più importante della nuova organizzazione dei trasporti sanitari non è stato certo il risparmio ma l’aver raggiunto oggi, la sicurezza della disponibilità, entro mezz’ora dalla chiamata, in ciascuno dei 2 ambiti territoriali in cui è organizzata l’ASST di Pavia (Lomellina ed Oltrepò), di un mezzo, peraltro dotato delle migliori attrezzature di sostegno delle funzioni vitali oggi disponibili.”

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