PAVIA 26/05/2017: Tecniche militari per rubare gli idrocarburi dalle tubature sotterranee. Sgominata la banda italo-lettone. La base operativa era a Fortunago
PAVIA – I carabinieri di Pavia hanno sgominato un’organizzazione criminale transnazionale italo-lettone dedita al furto di ingenti quantità di idrocarburi ai danni delle Società “Eni spa”, “Sarpom srl” e “Sigemi srl” esercenti il trasporto e l’erogazione attraverso oleodotti interrati nel territorio dell’Italia settentrionale.
La banda aveva agito con particolare riferimento alle province di Pavia, Piacenza, Milano, Lodi, Novara e Alessandria. Tra gli appartenenti all’associazione ex militari del patto di Varsavia, ex dipendenti di società petrolifere dell’est e italiani addetti principalmente alle attività di intermediazione e logistiche .
Gli stessi, equipaggiati con costosissimi materiali ed apparecchiature tecniche e sfruttando metodi tipicamente militari, erano in grado di perlustrare il territorio, individuare i siti favorevoli ed effettuare le operazioni necessarie per il furto e lo stoccaggio dei carburanti.
Tramite una complessa attività investigativa, coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica Dott. Giorgio Reposo e diretta dal Procuratore Aggiunto Dr. Mario Venditti e dal pm Andrea Zanoncelli, basata su intercettazioni, pedinamenti, controllo dei sistemi di videosorveglianza anche comunali, droni muniti di particolari sistemi sonar per rilevare, dall’interno degli oleodotti, eventuali manomissioni, e serrati interrogatori, i militari hanno accertato che l’organizzazione, attraverso mediatori di nazionalità italiana che utilizzavano false generalità, dopo aver stipulato vari contratti di locazione di immobili a destinazione sia abitativa che industriale, dava seguito ad operazioni di scavo abusivo nel terreno, raggiungendo le condutture degli oleodotti.
Le condutture venivano perforate con sofisticati strumenti, e venivano dotate di valvole progettate e realizzate appositamente. Infine, grazie a collegamenti sotterranei anche di svariati km, gli idrocarburi venivano convogliati in capannoni o strutture industriali (delle (nelle province di Pavia, Piacenza e Alessandria) presi in locazione dove venivano stoccati.
L’operazione si è avviata alla fase conclusiva con l’arresto, operato nei giorni scorsi dal comando provinciale carabinieri di Pavia, di 5 componenti dell’organizzazione, tra cui i due capi, un italiano e un lettone (quest’ultimo vera e propria mente del gruppo).
Arresti che vanno ad aggiungersi ai 2 fatti nelle scorse settimane, e a 11misure cautelari di cui dieci in carcere e una agli arresti domiciliari, oltre alla denuncia in stato di libertà di altri 5 soggetti comunque coinvolti nel sodalizio-.
Sono state inoltre scoperte tre ville a Fortunago, Casalpusterlengo e Trezzano sul Naviglio, dove l’organizzazione si era insediata e aveva costituito dei veri e propri rifugi e “cabine di regia”, dotate di sistemi di videosorveglianza, nel tentativo di eludere qualunque “avvicinamento” messo in atto dalle forze dell’ordine.
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