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SANNAZZARO 02/12/2016: Maxi incendio alla raffineria (AGGIORNAMENTO h 10.30). L’attività della raffineria è ripresa. Continuano le operazioni di spegnimento. In corso il monitoraggio sulle possibili conseguenze della nube che si è sprigionata

Dicembre 01
16:34 2016

SANNAZZARO– (AGGIORNAMENTO h 10.30)

In relazione all’incendio che si è sviluppato ieri pomeriggio all’impianto EST della Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, questa mattina Eni rende noto che “alle ore 7:50 è stato comunicato il “cessato allarme” di Raffineria” e che “Tutto il personale diretto e indiretto” è “entrato nella Raffineria per le quotidiane attività”.

Eni comunica anche che “L’accesso all’impianto EST è limitato al personale operativo e di sicurezza che, insieme ai Vigili del Fuoco del corpo nazionale, sta operando per completare le attività di raffreddamento dell’impianto dove permane, in una zona circoscritta e sotto controllo, una residua combustione finalizzata a gestire in sicurezza i prodotti gassosi ancora presenti nelle linee dell’impianto interessate dall’evento.”

Circa l’impianto danneggiato (quello relativo alla tecnologia EST), è stato isolato dal resto degli impianti e non appena sarà possibile sarà sottoposto a verifiche per la valutazione dei danni.

Mentre per le cause dell’incendio, Eni dice “Saranno accertate di concerto con le autorità competenti.”

Circa invece i “sistemi di sicurezza” la ditta spiega che “sono stati attivati con estrema tempestività, hanno funzionato correttamente e hanno garantito la salvaguardia e incolumità delle persone”.

Infine  sull’inquinamento Eni spiega che “Secondo quanto risulta dai primi rilievi degli organismi locali competenti, non vi sono nell’aria concentrazioni significative di inquinanti.

(AGGIORNAMENTO h 8.00)

Continuano anche questa mattina alla raffineria Eni di Sannazzaro le operazioni di spegnimento dei due reattori dell’ala est dell’impianto che ieri alle 15.40 hanno preso fuoco.

La fabbrica questa mattina fino alle ore 8 circa era chiusa e i lavoratori non venivano fatti entrare.

Dopo il grande spavento di ieri ora, grazie anche all’assenza di feriti, si pensa alle conseguenze deL rogo.

Ieri sera alla Raffineria ENI si è tenuta una riunione in cui i Sindaci e gli Enti di controllo hanno programmando le azioni da intraprendere nelle prossime ore. Tra queste, come riferisce il Comune di Sannazzaro, “c’è la pianificazione di un monitoraggio della qualità dell’aria con mezzi mobili di ARPA sui potenziali punti di ricaduta attraverso l’analisi delle condizioni meteo durante l’evento di ieri”.

Saranno perciò posizionate due centraline a Dorno e Scaldasole dove “a ombrello” sono previste le ricadute. I campioni prelevati saranno successivamente analizzati dai laboratori dell’Agenzia.

Intanto sul lato della sicurezza del paese arrivano conferme della non entrata in funzione delle sirene e dei pannelli di avvertimento sulle strade.

Sui social i cittadini oltre a mostrare timori per le conseguenze dell’incendio, fra l’altro si chiedono perchè ciò sia accaduto.

 

SANNAZZARO (AGGIORNAMENTO h20.30)

E’ invia di soluzione (anche se lenta: ci vorranno giorni) il grande incendio avvenuto a partire dalle 15.40 di oggi alla raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi. Sul posto stanno operando sia le squadre antincendio dello stabilimento sia 15 squadre dei vigili del fuoco provenienti da Pavia Voghera Mede Mortara Alessandria e Milano. Sul post c’è anche il nucleo nbcr (nucleare batteriologico chimico radiologico) di Pavia e Milano.

Al momento la situazione dell’impianto colpito è sotto controllo e la squadre di vigili del fuoco stanno procedendo al raffreddamento delle strutture colpite.

Dall’Areu, che gestisce il servizio di emergenza sanitari 118 e il numero unico di emergenza 112, c’è la conferma che nessuno è rimasto ferito dall’accaduto, fatta eccezione per alcuni malori fra i residenti.

Dal punto di vista dell’inquinamento aria l’Asl e l’Arpa stanno effettuando i rilievi dell’aria che risulta impregnata del combustibile andato in fumo. Al momento non vengono segnalate dalle autorità ricadute a terra di inquinanti anche se non si possono escludere.

In tema di aria vengono segnalati venti con direzione Nordst ed è stata confermata l’indicazione di tenere chiuse le finestre da parte della popolazione della zona.

Scrive l’Arpa in merito al rischio inquinamento: “Dall’incendio oltre alle polveri possono essersi diffuse sostanze solforate in particolare anidride solforosa e acido solfidrico, sostanze irritanti sia naso sia gola. L’acido solfidrico è tossico a concentrazioni elevate, concentrazioni che non sono prevedibili verso le aree abitate situate a distanze maggiori di 400 – 500 m.”

E ancora l’Arpa. “Verificate le informazioni sul piano di emergenza esterno (scenari incidentali con impatto all’esterno della raffineria) la terza zona, ovvero quella in cui è possibile avere concentrazioni di tossici con livello LOC (level of concern) in grado di dare disturbo/ bruciori/irritazioni ma NON danni irreversibili, è prevista fino a un massimo 1330 m all’esterno dello stabilimento, comprendendo quindi una parte dell’abitato di Sannazzaro”.

Ancora in tema di rischi per la popolazione legati all’aria, come recita un comunicato delle Amministrazioni locali della zona, “In via del tutto cautelativa e preventiva, i Sindaci dei Comuni di Sannazzaro de’ Burgondi, Pieve Albignola, Mezzana Bigli, Ferrera Erbognone e Scaldasole hanno deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di venerdì 02/12/2016.”

Quanto poi alle dotazioni di sicurezza in Sannazzaro, qualcuno lamenta che “non ha funzionato il sistema di allarme che bloccava le strade”. Altri invece lamentano che le sirene non abbiamo suonato. Elementi che andranno verificati una volta terminata l’emergenza.

Passando a quando avvenuto, l’incendio si è verificato nella zona est della “cittadella” dell’Eni. Più in particolare sarebbero andati a fuoco i due reattori per raffinare le sabbie petrolifere (fortunatamente i due reattori non sarebbero esplosi ma solo incendiati: le esplosioni sarebbero state solo secondarie), due elementi di grande valore economico la cui perdita non è banale per l’impianto Eni di Sannazzaro.

Sulla vicenda infine sta vigilando anche la Regione. “Da parte di Regione Lombardia c’è la massima attenzione sulla situazione di Sannazzaro de’ Burgondi, in provincia di Pavia. Le competenti strutture della Regione si sono subito attivate e io sono personalmente in contatto con le autorità per monitorare costantemente la situazione”, la dichiarazione è del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

SANNAZZARO

Emergenza incendio alla Raffinerie di Sannazzaro de Borgondi. Un’esplosione è stata udita poco dopo le 15.30 e alte colonne di fumo si sono levate da alcune ciminiere. Sul posto stanno convergendo diverse squadre di vigili del fuoco da tutta la provincia. Anche la squadra di Voghera è partita.

Con il passare dei minuti la situazione iniziale è andata peggiorando. Fortissime esplosioni si sono sentite poco dopo le 16.40 e la nuvola di fumo nero si è allargata a dismisura. Tutte le strade di acceso allo stabilimento sono state chiuse e la zona è presidia. Ancora al momento (h 17.30) non si hanno notizie di feriti, anche se girano voci, per ora non verificate, di un coinvolto.

I VIDEO

Con il passare dei minuti la rete si è riempita di video girati di si trovava nella zona quello che si vede più sotto è di Claudio Pometto

IL COMUNICATO DEL COMUNE

Intorno alle 16 il Comune ha emanato un comunicato in cui spiega che “Alle ore 15.40 si è verificato un incidente presso lo stabilimento ENI Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi ed è stato attivato il Piano di Emergenza Interno”.

Il Comune assicura che “Per il momento non sussistono pericoli per la popolazione residente” e che “Le forze di intervento sono all’opera per mantenere la situazione sotto controllo”.

Il Comune raccomanda: “Rimanete chiusi dentro le vostre abitazioni o cercate riparo nel locale chiuso più vicino. Prestate attenzione ai messaggi trasmessi al fine dell’aggiornamento della situazione.”

Il comune infine spiega che “Non ci sono persone ferite” e che “Sono stati allertati Protezione Civile, ARPA, ATS e sono già intervenuti i Vigili del Fuoco di Pavia”.

IL VIDEO

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