PAVIA 29/12/2016: Polo psichiatrico in carcere. La Cgil: “Situazione allarmante. La struttura così non può aprire”
PAVIA – Una delegazione composta da Fabio Catalano Puma, Fp CGIL Pavia, e Calogero Lo Presti, Fp CGIL Lombardia ha visitato il reparto del carcere di Pavia “Articolazione per la salute mentale maschile”, di imminente apertura.
I sindacati dopo il sopralluogo mostrano scetticismo.
“Abbiamo sempre nutrito forti dubbi sul fatto che entro il 16 gennaio 2017, data prevista per l’apertura del Polo Psichiatrico, ci sarebbero state le condizioni basilari per garantire adeguati livelli di assistenza sanitaria agli utenti e dignitose condizioni di lavoro per il personale, poliziotti e sanitari – segnala Fabio Catalano Puma –. La situazione che abbiamo trovato è veramente allarmate”.
Calogero Lo Presti rileva ancora.
“È davvero impensabile prevedere l’apertura di questa struttura sanitaria, che ospiterà soggetti affetti da gravi patologie psichiatriche, con le deficienze strutturali che abbiamo riscontrato. I lavori di ristrutturazione del reparto non sono ancora terminati, mancano gli spazi dedicati alle attività socio-ricreative (salette socialità e cortili passeggi), e le soluzioni provvisorie prospettateci non risultano assolutamente adeguate: la sala destinata alle attività socio-ricreative è sprovvista di finestre e quindi manca l’areazione del locale, gli spazi per i cortili passeggi sono sottodimensionati e non adeguati per dieci persone, con grosse difficoltà logistiche relative al percorso per il raggiungimento degli stessi, tali da poter mettere a rischio anche la sicurezza dell’Istituto e degli operatori penitenziari”.
“Interesseremo della questione – concludono i due sindacalisti – anche il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, perché riteniamo che le condizioni con le quali è prevista l’apertura del Polo Psichiatrico mettano in discussione alcuni principi fondamentali della Costituzione, in particolare gli articoli 3, 27 e 32, tesi a garantire che il diritto universale alla salute trovi completo dispiegamento anche per le persone sottoposte a limitazioni della propria libertà”.
La Fp Cgil comunica anche segnalerà tutte le criticità riscontrare alle autorità competenti in materia di sicurezza e salubrità dei posti di lavoro e chiederà ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria di posticipare l’apertura del reparto almeno fino a quando non saranno terminati i lavori di ristrutturazione.
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