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 VOGHERA – Si terrà domenica 13 novembre  la nuova manifestazione del “Comitato No inceneritore” per protestare contro la Pirolisi a Retorbido.

L’iniziativa si terrà in piazza Duomo dalle 15.30 alle 17.30. La protesta seguirà lo stesso copione delle altre svolte a Retorbido, con interventi dal palco per spiegare i perchè del No all’impianto.

Si tratterà dell’ultima manifestazione prima della decisione “tecnica” della Regione (quella “politica” è già arrivata dal presidente Maroni, ed è un “No” alla realizzazione del maxi stabilimento per il recupero degli penumatici usati con la tecnologia della Pirolisi) nell’ambito dell’iter per la Valutazione di impatto ambientale. La decisione “tecnica” deve arrivare entro il 19 novembre.

Nel frattempo il “Comitato non inceneritore” torna a chiedere alla Regione, nel cui seno è in atto l’iter di valutazione dell’impianto, di negare l’autorizzazione ala ditta milanese proponente.

Nel farlo il Comitato ricorda “che in data 2 novembre 2016 la Commissione 13a Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato ha approvato all’unanimità una risoluzione nella quale si ribadiscono le tante criticità che pone la realizzazione di un impianto di pirolisi nel comune di Retorbido”.

“Con questo atto il Governo riconosce la necessità di effettuare approfondimenti scientifici su talune tecnologie di recupero dei rifiuti tra cui la pirolisi dei PFU – spiega il Comitato -. La Risoluzione, inoltre, impegna l’esecutivo ad adoperarsi, per quanto di propria competenza, affinché, gli enti territoriali competenti al rilascio di autorizzazioni per la realizzazione di impianti di pirolizzazione per lo smaltimento dei PFU tengano conto di ogni possibile impatto sull’ambiente e sulla salute umana, in attesa dell’esito degli eventuali studi e valutazioni”.

Prosegue ancora il Comitato. “Per questo motivo (unitamente a tutti quelli esposti nelle varie osservazioni e memorie già trasmesse) vogliamo che Regione Lombardia dia peso alle indicazioni provenienti dal Governo e dal Senato, per il rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini che da due anni guardano con diffidenza alla costruzione di un impianto di pirolisi nell’Oltrepò pavese dove, tra l’altro, si rischia di tradire la vocazione agricola, turistica e termale della zona, creando problemi economici, ambientali e di viabilità, come correttamente indicato nella risoluzione.

Pertanto chiediamo che venga decretato: di ritenere che si tratti di un impianto sperimentale e che pertanto come tale debba essere trattato; di ritenere che la documentazione depositata da Italiana Energetica Tire non abbia consentito il superamento delle criticità evidenziata nel corso della Conferenza dei servizi dello scorso 23 giugno; di ritenere altresì che la medesima documentazione depositata nel corso dell’intera istruttoria non abbia adeguatamente e compiutamente dimostrato la sostenibilità ambientale dell’opera necessitando peraltro di ulteriori approfondimenti scientifici.”

Affermando che “la pazienza ha un limite”, il Comitato chiede alla Regione “di esprimere ai sensi dell’art. 26 del dlgs 152/2006, conseguentemente a quanto precede il proprio diniego avverso la realizzazione dell’opera nella configurazione progettuale che emerge dagli elaborati depositati dal proponente.”

(foto facebook comitato non inceneritore)