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MILANO – “No serio, concreto e incontestabile all’impianto di Pirolisi di cui da tempo si discute. Direi che è una presa di posizione fortissima”.

E’ questo uno dei commenti dell’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Terzi, a margine della presentazione dell’emendamento alla nuova legge regionale di riorganizzazione del Parchi Regionali a tutela della Rete ecologica Regionale, oggi a Palazzo Pirelli. Emendamento con il quale di fatto si prepara il terreno per sbarrare definitivamente la strada alla Pirolisi a Retorbido (l’emendamento della Giunta verrà presentato in Consiglio il 15 novembre e poi sarà votato dall’assemblea).

“Questo emendamento al Pdl Aree Protette ha come scopo quello di estendere le tutele che sono variamente declinate nei vari piani programmatori dei Parchi quanto la Rete ecologica Regionale – ha spiegato Terzi -. E non è un caso. Non è un caso soprattutto rispetto alle richieste del territorio pavese che erano state avanzate nel tempo. Perchè, tradotto in parole povere, vuol dire che dopo l’approvazione di questo emendamento sarà impossibile realizzare qualsiasi tipo di impianto di trattamento rifiuti su quelle che sono le aree variamente protette di Regione Lombardia e per il Pavese vuol dire un no convinto e definitivo all’impianto di pirolisi di Retorbido”.

Terzi ha poi sottolineato la novità della novità contenuta nel provvedimento (novità che fra l’altro sembra sottendere un insanabile conflitto con i propri tecnici interni (che avevano tempo fino al 19 novembre per esprimersi, e che in una audizione in parlamento avevano dato l’impressione di essere ben disposti verso il progetto).

“Nell’emendamento è previsto anche un elemento particolare – illustra Terzi -: che è la retroattività di questa previsione, cioè la possibilità che venga applicata anche ad istanze già in corso, in modo che non ci siano motivi da parte dei nostri tecnici per prendere una posizione contraria a quella politica rispetto all’impianto di Retorbido”.

Infine Terzi polemizza politicamente con le minoranze in merito “Attacchi pesati ricevuti”, circa la “presunta ambiguità sul caso della Regione Lombardia”.

“Il nostro silenzio, il nostro non esporci – ha spiegato l’assessore – come si può comprendere, serviva anche per arrivare a questo risultato”.

Che quindi sottolinea. “Noi ci abbiamo sempre messo la faccia. Ora ci auguriamo che facciano lo stesso quei consigliere regionali e quei i consigliere del territorio pavese che si sono riempiti la bocca dichiarando la volontà di tutelare il territorio ma facendo un’opposizione strumentale”.

Infine la… sfida.

“Il provvedimento arriverà in consiglio regionale il 15 di novembre. Noi sappiamo di poter contare su una posizione molto ferma di tutta la maggioranza. Ci aspettiamo una posizione altrettanto ferma e coerente anche da parte dei consiglieri regionali di minoranza, in particolare di quelli che hanno sempre fomentato la critica al lavoro svolto da Regione Lombardia”.