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VOGHERA 12/10/2016: L’influenza quest’anno arriva prima. L’Agenzia di Tutela della Salute di Pavia promuove la campagna vaccinale. Tutte le info

Ottobre 12
05:55 2016

VOGHERA – Quest’anno l’influenza arriverà prima del solito e avrà alcune ceppi piuttosto aggressivi (in tutto quelli in arrivo, i principali, sono 3: due del tipo A (H1N1 California 2009 e H3N2 Hong Kong 2014) e una del tipo B (Brisbane, 2008).

E’ anche per questo che l’Agenzia di Tutela della Salute (A.T.S.) di Pavia promuove, come ogni anno del resto, la campagna vaccinale contro l’influenza.

La stessa verrà avviata negli ambulatori dei medici di medicina generale aderenti all’iniziativa, a partire da giovedì 27 ottobre e presso le strutture dell’A.T.S., a partire da martedì 8 novembre 2016 nell’Ambito Distrettuale di Pavia e Voghera e, a seguire, da mercoledì 9 novembre nell’Ambito Distrettuale di Vigevano.

“Per prevenire l’influenza esiste una vaccinazione specifica – spiega l’Ats -.La protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di alcuni mesi, poi tende a declinare. Per questo, e perché possono cambiare i ceppi in circolazione, è utile ripetere la vaccinazione all’inizio di ogni stagione influenzale”.

PERCHE’ VACCINARSI

“Il principale obiettivo della campagna vaccinale è il raggiungimento di tutti quei soggetti che, in caso di infezione, potrebbero andare incontro a gravi complicanze”, spiega Asl. Anche per questo è ritenuta utile l’estensione della vaccinazione ad altre categorie meno esposte: perchè ciò riduce la generale diffusione del virus e i rischi per la totalità della popolazione… e in essa in particolare riduce i rischi chi è più fragile (la vaccinazione ad esempio è indicata per le persone conviventi con soggetti portatori di patologie che debilitano il sistema immunitario e/o che per vari motivi non possono essere vaccinate, vedi elenco più sotto). Insomma la vaccinazione protegge le persone in modo sia diretto che indiretto.

AVVERTENZE E CONTROINDCAZIONI

Quanto alle avvertenze, l’Ast ricorda che “particolarmente nella stagione fredda, sintomi simili a quelli dell’influenza possono essere provocati da altri virus o batteri, contro i quali il vaccino antinfluenzale non può essere efficace”.

Mentre le Controindicazioni alla vaccinazione antinfluenzale sono rappresentate da: età inferiore ai sei mesi, gravi reazioni allergiche a precedenti vaccinazioni o a componenti del vaccino, malattie acute in atto, con o senza febbre (il medico valuterà se rinviare la vaccinazione), un’anamnesi positiva per Sindrome di Guillain Barré. La valutazione è naturalmente di competenza del medico vaccinatore”.

Inoltre, dice l’Ast: “Occorre sempre riferire al medico prima della vaccinazione l’eventuale assunzione di farmaci o effettuazione di terapie e qualsiasi patologia di rilievo in atto o pregressa comprese eventuali allergie”.

VACCINI GRATUITI

La vaccinazione antinfluenzale sarà offerta gratuitamente alle persone di età pari o superiore a 65 anni (a partire dai nati nel 1951) e a tutti coloro che rientrano nelle categorie individuate dal Ministero della Salute e dalla Regione Lombardia.

COME FARE

Gli interessati sono invitati a presentarsi negli ambulatori muniti della Carta Regionale dei Servizi o tesserino sanitario, tesserino di esenzione per patologia o documentazione specialistica per i soggetti appartenenti alla categorie a rischio.

DOVE E QUANDO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CATEGORIE ALLE QUALI E’ OFFERTA GRATUITAMENTE LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE

  1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni (nati nell’anno 1951 e precedenti);
  2. bambini di età superiore ai 6 mesi ed adulti affetti da patologie croniche, quali:
  • malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (per i bambini: inclusa l’asma di grado severo, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO)
  • malattie croniche dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
  • diabete mellito ed altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30 e gravi patologie concomitanti)
  • neoplasie
  • insufficienza renale/surrenale cronica
  • malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
  • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
  • malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
  • patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
  • patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
  • epatopatie croniche
  1. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
  2. Donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica;
  3. persone di qualunque età ricoverate presso strutture sanitarie e socio-sanitarie;
  4. medici e personale sanitario di assistenza, personale di assistenza case di riposo ed anziani a domicilio, volontari dei servizi sanitari di emergenza: le revisioni sistematiche hanno dimostrato che proprio in questo gruppo vi è evidenza di efficacia, anche ai fini della limitazione complessiva nella diffusione del contagio tra la popolazione.

 

  1. persone conviventi con soggetti portatori di patologie di cui al punto 2) che non possono essere vaccinati;

 

  1. soggetti appartenenti ai seguenti servizi pubblici di primario interesse collettivo:
  • il personale delle Forze di Polizia a contatto con il pubblico
  • i Vigili del Fuoco
  • Guardia di Finanza
  • il personale addetto alla Polizia Penitenziaria

 

  1. personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:

 

  • addetti alle attività di allevamento
  • addetti al trasporto di animali vivi
  • macellatori e vaccinatori
  • veterinari pubblici e libero-professionisti

 

L’individuazione degli addetti degli allevamenti di suini e volatili avverrà a cura del medico competente, che provvederà ad inviarli con idonea certificazione all’Agenzia di Tutela della Salute di residenza.

 

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