VOGHERA 11/10/2016: Agricoltura. La Cia risponde ai Molini di Voghera: “Manifesto provocatorio per sollevare l’attenzione sul problema”
VOGHERA – La Confederazione italiana degli agricoltori di Alessandria risponde alle critiche sollevate nei giorni scorsi a Rivanazzano, durante l’annuale incontro con gli agricoltori, dai Molini di Voghera.
Critiche rivolte alla decisione della Cia (insieme a Confagricoltura) di invitare, tramite manifesti, i propri associati – e con il timore da parte dei Molini di veder dilagare la protesa anche in Oltrepo – a “non seminare più il grano” per via dei “prezzi troppo bassi” (vedi link articoli sotto).
Facendo di fatto un riassunto della situazione, la Cia di Alessandria spiega: “Insieme a Confagricoltura Alessandria, rilevato il drastico calo del prezzo dei cereali riconosciuto ai produttori, nel mese di luglio 2016 abbiamo deciso di intraprendere azioni di protesta, per portare all’attenzione – anche dei consumatori – la grave situazione di crisi”.
Per fare ciò, spiega ancora la Cia, “per quattro settimane non è stato rilevato il prezzo del grano all’interno della Commissione Prezzi della Camera di Commercio di Alessandria, che si riunisce ogni lunedì mattina”.
Nel frattempo a Torino, sempre nel mese di luglio, si era svolta una manifestazione congiunta delle due Organizzazioni, durante la quale erano state spiegate le ragioni della contestazione.
Fu durante quei giorni, che, precisa la Cia: “è uscito il manifesto in oggetto (quello in cui provocatoriamente si diceva “non semineremo più il grano ndr) per sensibilizzare sull’argomento”.
Finite le 4 settimane, con la ripresa della rilevazione prezzi in Camera di Commercio, dalla protesta le associazioni sono passate alla proposta.
“Confagricoltura Alessandria e noi – sottolinea ancora la Cia – hanno incontrato le tre Cooperative del nostro territorio (Sette Vie, Produttori Mais Alessandria e Centro Agricolo San Michele) per un progetto di sviluppo sinergico rivolto agli imprenditori. I tecnici delle Organizzazioni hanno identificato tre varietà colturali da suggerire in tempo di semina (Bologna, Rebelde, Forcali), in modo da favorire i produttori anche in ragione delle richieste dell’Industria”.
La conclusione è di questi giorni, con la diffusione di un nuovo manifesto che titola “Coltiviamo il buon grano di qualità“, “e che si trova affisso nella nostra provincia in questi giorni”, conclude la Cia.
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