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VOGHERA 25/02/2016: Il Commissario Pomponio si è insediato. Obiettivo primario chiudere il Bilancio (con possibili consistenti tagli di spesa). Sull’Asm i vertici per ora restano. La Sensia si farà ma a scarto ridotto. Fra le priorità non c’è invece il Teatro

Febbraio 25
22:03 2016

VOGHERA – “Sono contento di fare il commissario a Voghera… L’ho fatto per una decina di volte ed è un’attività che mi dà sempre stimoli professionali enormi”. Ha esordito così, dopo aver stretto le mani a tutti i presenti della conferenza stampa organizzata nella sala della Battaglia, il commissario prefettizio, Sergio Pomponio. Nominato dalla prefettura di Pavia a seguito della sentenza con la quale il Tar ha fatto decadere la giunta di Carlo Barbieri disponendo il rifacimento del ballottaggio delle elezioni del 2015, il commissario ha incontrato i giornalisti (fra i presenti anche il segretario del Pd Alessandra Bazardi e il candidato sindaco Aurelio Torriani).

Pomponio nelle premesse ha sottolineato le incognite del commissariamento iriense, soprattutto sotto l’aspetto della durata del medesimo, “un caso se non unico quello di Voghera, comunque uno dei pochissimi dall’entrata in vigore della norma sull’elezione col doppio turno e il ballottaggio”.

Insediatosi nel tardo pomeriggio di ieri, Pomponio ha detto d’aver “già inquadrato una serie di problemi, quelli normali che caratterizzano la vita amministrativa di ogni Comune”, e di porsi come obiettivo l’“affrontarli per risolverli: a cominciare da quelli formali, come il documento di programmazione e il relativo bilancio dell’anno 2016”.

“Il mio obiettivo è di approvare tutto nel mese di marzo – ha promesso Pomponio -. Le condizioni ci sono tutte, e quindi procederemo in tal senso”.

IL BILANCIO

Quanto al “tipo” di bilancio, Sergio Pomponio a promesso di fare “un bilancio abbastanza tecnico, senza particolari fantasie, soprattutto in termini di programmazione di medio-lungo periodo, e che punterà molto sul rispetto rigoroso degli equilibri.”

Non ha scordato la “spada di Damocle” che pende sul bilancio, “costituita dal contenzioso conseguente all’iniziativa del Ministero dell’economia e delle Finanze legato alle nuove tariffazioni”.

Pur non entrando nel merito delle decisioni politiche del Comune di aumentare le tariffe, il commissario ha dato comunque indicazione “di tenere in massima considerazione l’accantonamento degli equivalenti qualora le tariffe approvate dovessero essere modificate per effetto di una sentenza dell’autorità giudiziaria”.

OBIETTIVO CHIUDERE IL BILANCIO IN SICUREZZA

“Il nostro obiettivo del 2016 e mettere in salvaguardia il bilancio avendo un equivalente in termini economici che ci garantisca in caso di sconfitta al Tar”, ha precisato Pomponio.

In conseguenza di ciò, per far fronte ad una possibile spesa che ammonta a circa € 800.000 (quale differenziale fra le tariffe decise al Comune e quelle minori volute dallo Stato, che potrebbero dar vita ad un obbligo del Comune di restituzione ai cittadini degli aumenti già chiesti e incassati) il commissario ha annunciato tagli alle spese del Comune.

TAGLI DI SPESE

Pomponio ha annunciato “minori spese nel bilancio 2016″ specificando anche dove taglierà.

Precisando che “una quota parte significativa di questi risparmi arriverà da economie sul personale” grazie a “mancati turn-over”. I risparmi arriveranno dai “tagli ai servizi alla cittadinanza”, soprattutto da quelli “ampiamente discrezionali” ma salvaguardando il più possibile le spese per i “servizi sociali”.

Entrando più nello specifico del lavoro che intende fare, spronato anche dalle domande dei giornalisti presenti, Pomponio ha esternato sui punti caldi della vita amministrativa di Voghera.

ASM

In tema di Asm – il cui cda è decaduto per le dimissioni di tre consiglieri su cinque – il commissario prefettizio, definendolo “un punto delicato”, e pur non dicendo mai di voler mantenere in carica il vertice finora attivo in via Pozzoni”, sembra essere stato abbastanza chiaro.

“Quello che posso dire – ha detto Pomponio – è che lo Statuto della società prevede un consiglio di amministrazione composto da un numero dispari di componenti, che va da 1 a 5: il che significa che il consiglio può funzionare anche con un numero inferiore a 5 elementi”.

“Ed è altrettanto evidente – ha precisato ancora Pomponio – che finché il Consiglio non viene rinnovato, gli attuali componenti godono della fiducia dell’Amministrazione e non c’è motivo per cui io contesti nulla agli attuali amministratori”.

“Per il momento l’attuale consiglio può continuare a funzionare, anche perché l’attività che sta svolgendo è un’attività assolutamente compatibile con l’attuale composizione del consiglio”, ha chiosato su questo il Commissario.

L’ASCENSIONE

Ancora in tema di tagli, sollecitato a individuare gli ambiti in cui potranno essere fatti, il commissario ha chiarito subito che per lui una spesa sicuramente “comprimibile” è la Fiera dell’Ascensione.

Anche se poi ha aggiunto “non è assolutamente mia intenzione fare a meno di quell’evento, né di comprimerlo in maniera esagerata”.

IL TEATRO SOCIALE

Altro tema caldo del quale molto si è discusso in città, è il Teatro Sociale. Su questo il commissario è stato piuttosto esplicito e critico sul progetto di rilancio.

In qualità di “grande appassionato di teatro e musica lirica”, Pompionio ha detto di “conoscere abbastanza bene la normativa sui teatri e di conoscere bene i problemi che ci sono per i teatri aperti, attivi, funzionanti che hanno stagioni come la fenice di 280 repliche”, ed ha espresso dubbi “su come tutto ciò si possa realizzare in una realtà come questa”.

In qualità di puro tecnico invece – anche in riferimento all’accordo in via di definizione fra il Comune e l’Esselunga per l’incasso di 2.5 milioni di euro da parte del Comune in cambio della cessione del parcheggio di viale Montebello – Sergio Pomponio ha detto di non aver ancora trovato e si è chiesto se esista “una delibera di giunta o di consiglio comunale in cui l’amministrazione comunale si impegna a destinare la somma derivante dalla convenzione alla sistemazione del sociale”.

“Se c’è un atto, io su quello devo regolarmi e quella è la mia base di partenza – ha precisato Pomponio – ma là dove ciò non è… io qua mi fermo e non vado oltre”.

Sulla base di ciò ha detto: “Il teatro per ora è fuori dal mio orizzonte tematico”.

In conferenza il Commissario ha promesso di essere in città 2-3 giorni alla settimana e di voler fare in tempi brevi la conoscenza di tutte le istituzioni più importanti presenti in città: dalle associazioni di categoria, ai sindacati alle forze dell’ordine. Inoltre ha promesso incontri frequenti con la stampa per tenere informata la cittadinanza sulla tua attività.

 

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