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VOGHERA – Le elezioni vogheresi del 2015 per le quali il Tar (su ricorso del Pd) ha stabilito la necessità di rifare il Ballottaggio fra il candidato di Forza Italia Carlo Barbieri e quello democratico Pier Ezio Ghezzi, riservano l’ennesima sorpresa.

Dopo l’iniziale No, la maggioranza ha deciso di fare appello al Consiglio di Stato per chiedere la sospensiva della sentenza che dovrebbe portare in città a breve il commissario prefettizio. La decisione è stata presa oggi per il rischio, come sostengono il sindaco e i suoi legali, che per motivazioni tecniche si vada al voto non ad Aprile ma addirittura fra un anno.

Un’ipotesi che secondo l’attuale maggioranza farebbe piombare la città nell’immobilismo per troppo tempo.

Alla base del ricorso quanto Vogheranews.it aveva spiegato in un precedente articolo (vedi link sotto): ossia la pendenza, sempre al Tar, del giudizio sul ricorso presentato da Aurelio Torriani – il candidato dichiarato secondo (in modo errato perchè in realtà aveva meno voti del candidato del Pd) contro il quale Barbieri si era battuto al Ballottaggio.

Un ricorso, quello di Torriani, che in linea teorica ha la precedenza rispetto a quello del Pd, in quanto punta ad invalidare il “primo turno” delle elezioni, e la cui discussione, fissata per il 27 di Aprile, nell’ipotesi più sfavorevole potrebbe spingere i tempi del voto oltre il limite per l’anno 2016.

LA STORIA

Ricordiamo che questa infinita querelle nacque per gli errori commessi durante lo spoglio delle schede alla fine del primo turno a Magio 2015, da cui emerse, oltre alla vittoria netta di Barbieri, la supremazia per pochissimi voti (3), della lista civica di Torriani sul Pd di Pier Ezio Ghezzi. I dubbi sui conteggi emersero subito e subito fu chiesto (dal Pd) di procedere al ricalcolo, che però non venne concesso, spingendo così i democratici a ricorrere al Tar.

Si arrivò quindi al secondo turno, in cui l’azzurro Barbieri vinse su Torriani ma solo per 11 voti, spingendo così anche tale canditato a fare ricorso al Tar (e pure alla Magistartura ordinaria per sospetti su presunte compravendite di voti) . Passando ai giorni nostri, il Tar della Lombardia ha dato ragione a Pier Ezio Ghezzi, prima ordinando il riconteggio dei voti in due seggi (il 22 e il 37), poi riconoscendogli la vittoria al primo turno per 9 voti su Torriani; infine ordinado di rifare il Ballottaggio.

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