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PAVIA – Nuovo colpo di scena nell’inchiesta che ha travolto l’Asm di Pavia. Nei giorni scorsi è stato arrestato Pietro Antoniazzi, ex direttore amministrativo della ex municipalizzata. Per lui l’accusa è di peculato.

L’arresto è un tassello della storia del presunto maxi furto di quasi 2 milioni di euro perpetrato ai danni dell’azienda di via Donegani. In base alle prime notizi, il conto fantasma utilizzato per sottrarre un milione ed ottocentomila euro dalle casse di Asm sarebbe riconducibile all’ex contabile della partecipata pavese. La figura dell’ex contabile di Asm starebbe dunque assumendo, per gli inquirenti, sempre più un ruolo centrale nel caso.

Nell’ambito del rapporto collaborativo di Antoniazzi con Asm, per l’accusa, emergerebbe anche che dal 2013 le fatture a via Donegani, fino a quel momento a nome Antoniazzi avrebbero iniziato ad essere emesse da un’altra società. Una variazione contrattuale che, insieme ad altri elementi, è ora al vaglio della magistratura.