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RETORBIDO – Una sospensiva dell’iter autorizzativo avviato in Regione sull’impianto di Pirolisi per il recupero degli pneumatici usati previsto all’interno dell’ex Valdata. E’ questa la principale novità emersa nel corso dell’incontro avvenuto oggi a Retorbido, fra il territorio che dovrebbe ospitare lo stabilimento (in senso allargato: c’erano molti sindaci dell’Oltrepo vogherese e alcuni del Piemonte in sala) e l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi.

Ad avanzare la proposta, il Comitato per il No, che, tramite il consigliere comunale Marco Dapiaggi, ha consegnato all’assessore la relativa documentazione.

Entusiasta l’adesione all’idea dell’assessore Terzi, che ha definito la proposta fattibile ed ha invitato il Comitato a formalizzare la richiesta.

Durante l’incontro e la discussione sulla proposta “Sospensione” è emersa anche l’opportunità di far presentare tale istanza di sospensiva alla Provincia, presente oggi all’incontro fra gli altri con il presidente Daniele Bosone.

“La preoccupazione maggiore di tutti, che mi sento di sposare – ha detto Terzi – è l’impatto che questo tipo di impianti può avere sulla salute dei nostri cittadini”. “In questo senso il mio impegno – ha garantito – è quello di andare avanti, approfondendo ogni singola istanza, ogni singola eccezione”. A questo proposito, durante la visita
l’assessore ha anche annunciato la costituzione di una commissione di esperti da affiancare alla commissione Via
regionale.

L’incontro di oggi era iniziato poco prima con l’arrivo dell’assessore accolto dai cartelli No Pirolisi di cui è disseminato il paese e da una catena umana di cittadini, non solo di Retorbido, con indosso le magliette Salviamo l’Oltrepo.

Nella prima parte dell’incontro Terzi ha incontrato i sindaci della zona, non solo Isabella Cebrelli di Retorbido ma anche quelli di Rivanazzano, Godiasco, Varzi, Voghera, e molti altri della Valle Staffora e non solo, e persino del confinante Piemonte (c’erano quelli di Pontecurone, Volpedo e Casalnoceto).

Con lei al tavolo dei relatori, anche l’assessore alle attività produttive, ricerca e innovazione Mario Melazzini (Ncd), i consiglieri regionali Giuseppe Villani del Pd e Iolanda Nanni del M5s (insieme a loro due tecnici, l’ingegner Bina consulente del Comune e il responsabile regionale del procedimento autorizzativo).

Tutti, primi cittadini e consiglieri regionali hanno ribadito la loro ferma contrarietà al progetto per motivi di inquinamento e per non snaturare la vocazione turistico enogastronomica della zona.

Da notare gli interventi del sindaco di Voghrea Carlo Barbieri, che ha invitato l’assessore a “non lasciate la decisione in mano ai tecnici” e di tenerla ben stretta nelle mani della politica. E del senatore leghista Gian Marco Centinaio: “Come promesso a suo tempo dal sottoscritto, l’assessore Terzi sta incontrando il territorio. Oggi siamo qui a parlare con il comitato, con gli amministratori e con le associazioni di categoria. Da parte mia confermo la totale contrarietà a questo progetto omicida che ha solo come scopo quello di affossare il turismo e la produzione enogastronomica.”, ha detto Centinaio.

Bosone per parte sua ha chiesto all’assessore regionale Terzi di chiarire ”Se siete convintamente con noi” e sulla pirolisi ha detto “fatela altrove”.

Villani ha dichiarato “Va bene la sospensione del procedimento così lavoreremo meglio in commissione”.

Nanni invece ha ricordato tutti gli impianti inquinanti esistenti sul territorio provinciale, “impianti decisi da Regione e Provincia… perciò – ha detto la consigliera – se faranno la pirolisi spete a chi dare la responsabilità”.

Per Melazzini “è necessario lasciare lavorare i tecnici e  fare in modo che si perseveri in un percorso costruttivo di dialogo fra le parti coinvolte”. Ma ha aggiunto anche: “ci sono chiari segnali che l’impianto non va fatto”.

A sorpresa, di fronte al Comitato, il sindaco di Retorbido s’è detta contraria alla sospensiva dell’Iter “per non perdere troppo tempo” ed ha chiesto invece una “decisione veloce della Regione”.

Al sindaco ha subito risposto Dapiaggi del Comitato per il No, per il quale la sospensiva dei lavori della commissione Via e dei super tecnici istituite dalla Regione per valutare il progetto è necessaria: in quanto esiste una norma che impone di arrivare ad una decisione entro determinati tempi. Tempistica quest’ultima che potrebbe indurre le commissioni a decidere senza prima essersi fatte un’idea precisa del progetto.

L’incontro è proseguito con l’audizione da parte di Terzi delle associazioni di categoria fra cui gli industriali. Nei prossimi giorni l’assessore riceverà la ditta proponente dell’impianto

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