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VOGHERA – Ancora una gran folla per il secondo arrivo a Voghera in poche settimane del leader della Lega Nord. Matteo Salvini, come promesso prima delle votazioni, è tornato per festeggiare con il candidato di bandiera, l’ex azzurro Aurelio Torriani, la conquista (sebbene contestata dal Pd) del ballottaggio.

Ad attenderlo in piazza Duomo circa 500 persone, insieme ad alcune decine di poliziotti, carabinieri e vigili per tutelare la sua incolumità. Alla fine tutto si é svolto nella più totale tranquillità.

Salito sul palco, allestito sotto i portici, insieme al senatore Gian Marco Centinaio, al segretario Provinciale del Carroccio Roberto Mura, al segretario cittadino Filippo Musti, alla vice sindaca designata in caso di vittoria Emanuela Pastore e al consigliere regionale Angelo Ciocca, Salvini ha sostenuto la candidatura del medico vogherese.

“Hanno fatto entrambi i sindaci – ha detto “il capitano”, così come viene chiamato dal suo popolo di elettori fan, riferendosi al concorrente Carlo Barbieri senza però citarlo– però c’è chi l’ha fatto meglio e chi lo poteva farlo meglio, e soprattutto c’è chi imbarca sul proprio carrozzone chiunque spassa per strada pur di vincere. A me non interessano né i minestroni né raccattare dei riciclati lungo la strada. Chi sceglie Torriani sceglie noi, e sa cosa sceglie”.

“Per altro – ha aggiunto – chi vota per l’altra parte vota anche per il signor Alfano: mentre se il sindaco sarà questo signore (Torrani ndr) sa che se ad agosto il Prefetto lo chiamerà per chiedergli di trovare posto per lui dirà: no!”.

Poi Salvini, ha commentato ironicamente la questione delle schede fotografate durante il voto del 31 maggio, “un selfie non si nega a nessuno” e “visto che porta buono”, ha promesso: “tornerò per festeggiare la vittoria a sindaco”.

Tema dell’incontro con Salvini anche la Pirolisi a Retorbido. Tutti i politici infatti indossavano la maglietta verde No Pirolisi ed hanno detto un fermo no all’impianto. “Abito a meno di due chilometri dalla stabilimento – ha detto Torriani – figuratevi se possono essere favorevole ”.

In piazza c’erano anche la bandiere di “Sovranità. Prima gli italiani”.

Poco lontano anche un gruppo di persone (fra cui la candidata sindaco di «L’altra sinistra per Voghera», AntoniettaBottini, ed esponenti dell’Opera Nomadi) con cartelli riferiti ai diritti dei Rom. “Siamo qui per dire a Salvini, che ha costruito le sue fortune politiche su slogan razzisti contro Rom, Sinti e immigrati – ha detto Bottini-, che il problema non sono loro ma è quelli della disoccupazione, dei pensionati e della scuola pubblica, della sanità: gravi problemi su cui la Lega ha delle responsabilità”.

Sul campo Sinti di Voghera il gruppo ha spiegato che “non rappresenta un problema per la città” e che i suoi abitanti “sono residenti, sono italiani, mandano i figli a scuola e lavano le macchine per pagarsi lo scuolabus: servizio che il Comune non gli dà”.

Saputo della loro presenza in piazza, poco prima Salvini aveva detto: “Personalmente non ho nulla contro i Rom. Chiedo solo parità di diritti e doveri: se voi pagate l’Imu loro devono pagare l’Imu. Se voi pagate le bollette loro devono pagare le bollette. Altrimenti… ruspa!”.

QUI SOTTO RIVEDI IL COMIZIO DI SALVINI TRASMESSO IERI “IN DIRETTA”  DA VOGHERANEWS.IT