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CASTEGGIO 15/05/2015: Sedere di donna nella locandina. L’assessore provinciale boicotterà la cerimonia della manifestazione di fine mese nell’Area Truffi. Marchiafava non è nuova a queste denunce

Maggio 15
16:32 2015

CASTEGGIO – Maschilismo e cattivo gusto. L’assessore provinciale Emanuela Marchiafava, a fine mese boicotterà la cerimonia di apertura di una manifestazione che si terrà a Casteggio. Tutta colpa di un paio jeans cortissimi e strettissimi che avvolgono un sedere di una donna.

Il “lato B” (insieme ad un pezzo di gamba) è quello della modella scelta per pubblicizzare l’evento intitolato “Artigianto in Casteggio” – sottotitolo: “l’Artigianato (di Madre Natura, verrebbe da dire ndr) si mette in Mostra” – che si terrà dal 29 al 31 maggio nell’area Truffi.

Immediata, alla vista del manifesto, la reazione dell’assessora. “Figuratevi lo stupore quando mi hanno girato via what’sapp questa foto”, scrive su facebook il noto politico pavese. Che subito spiega il motivo dello stupore. “E’ mai possibile – sottolinea Marchiafava – che si debbano sempre utilizzare immagini di quarti di femmina umana per promuovere la qualunque?”.

L’assessore nel post oltre a rodersi il fegato però si mangia pure le mani. Ammette infatti che “la società organizzatrice è di un’amica che conosco da vent’anni” e persino si “auto denuncia” “…perché il patrocinio alla manifestazione l’ho dato io! – scrive ironica – e L’ho concesso a inizio aprile e, come capita ed è normale nel 98% dei casi, i materiali di promozione non erano allegati ma ancora in preparazione…”.

Immediata, dopo lo stupore, le reazione dell’amministratrice provinciale: “Ho subito contattato l’amica e le ho chiesto spiegazioni: volevano rendere omaggio ad una pubblicità di slip di vent’anni fa. Ma pure quella era una citazione, di un’altra reclame ancora più vecchia: i jeans Jesus del “chi mi ama mi segua” di 40 anni fa. Che aveva fatto scandalo, ma per altre ragioni. Ho dovuto insistere per far capire che questo di oggi, nel 2015, non è un omaggio ma un’offesa”.

Emanuela Marchiafava ha anche cercato di porre rimedio. Ma è stato impossibile (“Ho chiesto di modificare e ritirare il materiale ma mi hanno risposto che non è possibile e che d’ora in poi faranno attenzione”). Da qui la drastica decisione. “Io di certo non parteciperò all’inaugurazione della fiera, come mi era stato richiesto e da ora in poi chiederò di visionare i materiali, prima di concedere il patrocinio”. “Porca paletta…” è lo sconsolato commento finale dell’assessora.

IL PRECEDENTE Non è la prima volta che Marchiafava esterna la sua irritazione per il maschilismo nella comunicazione. Poche giorni fa lancio un’intemerata contro un articolo di cronaca in cui si riportava la notizia di una donna che aveva picchiato un uomo a seguito di una pesante apprezzamento. Secondo l’assessora anche in quel caso erano stati usati toni e immagini superati e maschilisti.

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