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SANNAZZARO – Una lite per questioni di denaro, una discussione per un lavoro svolto il giorno precedente. Alla fine ha imbracciato il fucile e gli ha sparato tre colpi in pieno volto. Così Maurizio Varesi, 60 anni, ha perso la vita nel primo pomeriggio di Domenica  a bordo del suo trattore nel cortile della cascina della frazione Buscarella di Sannazzaro de Burgondi, dove risiedeva.

Poi Matteo Zanini, muratore 35enne, ha deciso di farla finita nei pressi del cimitero di Scaldasole: si sentiva braccato dai carabinieri, che gli stavano dando la caccia da ore anche con l’ausilio di un elicottero. Varesi non era sposato, viveva con il fratello, la cognata e due nipoti.

E proprio uno di questi nipoti è stato testimone oculare della drammatica scena ed ha avvertito subito i soccorritori e le forze dell’ordine. Maurizio Varesi, come detto, si trovava sulla cabina del suo trattore: ad un certo punto è stato raggiunto da Matteo Zanini: tra i due sarebbe sorta subito una discussione, quest’ultimo infatti rivendicava del denaro per alcuni lavori fatti in cascina il giorno precedente. Alla risposta piccata di Varesi l’uomo si è allontanato, per poi tornare dopo pochi minuti con un fucile: glielo ha puntato a poca distanza e gli ha sparato tre colpi al volto, uccidendo sul colpo l’agricoltore.

Sul posto sono arrivati nel giro di pochi minuti i soccorritori del 118 e della Croce d’Oro di Sannazzaro, la scientifica e la medicina legale. Mentre i carabinieri di Voghera e di Sannazzaro hanno subito iniziato la caccia all’assassino, terminata qualche ora più tardi vicino al cimitero di Scaldasole, dove Matteo Zanini aveva messo in atto l’ultimo gesto.