VOGHERA 17/02/2015: Svincolo Nenni completamente chiuso. A breve un intervento semi-risolutore. La novità però sta nella soluzione definitiva. Si tratterebbe di un “Scudo anti-acqua” sulla rotonda. Un piano che VogheraNews.it è in grado di anticipare
VOGHERA – La telenovela dal titolo “La Rotonda di via Nenni è allagata” continua. Da ieri pomeriggio lo svincolo a nord ovest della Città è completamente impraticabile. Comune e Protezione Civile hanno infatti chiuso pure l’ingresso presente sulla corsia in direzione Casteggio della tangenziale nord, nonché impedito l’accesso ad essa da via Nenni, per chi fino a ieri poteva entrare nella tangenziale in direzione Casteggio.
La misura è stata resa necessaria a causa del nuovo innalzamento della falda e quindi dell’aumento dei centimetri di acqua all’interno della conca.
Fatta la “cronaca”, va registrato invece che nel frattempo una nota positiva sulla complicata vicenda sembra arrivare, anzi due note… per la precisione sono due “soluzioni”, una a breve termine e temporanea ed una definitiva alla questione.
La prima “nota” racconta della imminente sostituzione delle pompe deputate allo svuotamento del bacino.
Si tratta dell’installazione di idrovore più potenti, che dovrebbero garantire la liberazione dall’acqua almeno nei momenti come quelli attuali, in cui l’allagamento dipende più dalla falda alta, che dalle piogge. Un intervento questo che dovrebbe essere fatto entro poche settimane e che prevede il potenziamento della rete elettrica.
Ma la vera novità arriva, come anticipato, dall’individuazione di quella che dovrebbe diventare la soluzione definitiva al problema… e che voghearanews.it è in grado di anticipare.
UNO “SCUDO” ANTI ACQUA PER LA ROTONDA
La soluzione passerebbe infatti nella creazione di una sorta di “scudo protettivo”, capace d’impedire che in caso di pioggia la rotonda si riempia.
Stando alle indiscrezioni, i tecnici avrebbero deciso di intercettare l’acqua piovana che in caso di precipitazioni scorre sulle 4 rampe e finisce nella conca. Tale acqua finirebbe in un nuovo invaso, dal quale poi verrebbe portata fuori con delle nuove pompe.
Novità nella novità, lo scarico di queste acque piovane non avverrebbe più nel Cavo Lagozzo “a monte” del depuratore, bensì a Valle, alleggerendo così, trattandosi anche di acque bianche, sia il Lagozzo che il depuratore.
Unico neo di questa soluzione è che non è a breve termine ed anche che non si sa ancora chi dovrebbe pagarla, se il Comune oppure la Provincia.
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