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VOGHERA – Sono state due ore ad elevatissima tensione quelle trascorse ieri pomeriggio in un appartamento di via Papa Giovanni XXIII. Al centro della vicenda un ricovero coatto nel riparto psichiatrico dell’ospedale cittadino di un 30enne con gravi problemi di salute mentale.

L’uomo, dimesso poche ore prima dallo stesso “Repartino”, per ordine dei medici doveva infatti farvi ritorno al più presto.

Per tale motivo, intorno alle 16.30, è partita l’operazione da parte di Vigili, Polizia e 118.

In teoria avrebbe dovuto trattarsi di un compito certamente grave e gravoso – soprattutto per i risvolti umani celati dietro ogni ricovero in psichiatria – ma anche di routine.

Invece così non è stato.

Agenti e medici se ne sono accorti poco dopo l’arrivo all’appartamento: quando il 30enne, capito ciò stava per succedergli, ha aperto loro la porta armato nientemeno che di una pentola piena di olio bollente.

Da quel momento, escludendo un’azione di forza che avrebbe potuto avere esiti imprevedibili, vigli e poliziotti hanno iniziato una lunga trattava (durata circa 2 ore), durante la quale con pazienza e sangue freddo hanno convinto l’uomo, prima ad abbandonare i proposti d’aggressione con l’olio bollente, poi ad accettare il ricovero.

Intorno alle ore 19 il 30enne era tornato all’interno del riparto psichiatrico dell’ospedale cittadino.