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PAVIA 08/05/2014: Dossier “Ponti sul Po”. Dei 6 presenti in provincia ben 4 sono classificati nelle categorie più “critiche”. Ecco cosa si sta facendo e cosa si farà. Per la Gerola servono esami statici… comunque sia i Tir non ci saliranno più

Maggio 08
12:56 2014

PAVIA – Come stanno i ponti della provincia di Pavia. Come molti sanno e possono vedere con i loro occhi, male. Di questa condizione però c’è anche una documentazione ufficiale, che spiega bene lo stato di fatto.

Tale documentazione arriva dalla Regione, che recentemente ha commissionato all’Istituto Eupolis Lombardia uno studio su 20 ponti lombardi sul fiume Po.

Lo studio, presentato nell’estate 2013, divide i ponti in 4 classi in relazione alla vulnerabilità strutturale:

 

  • A (Struttura in buono o discreto stato di conservazione)
  • B (Struttura con elementi in via di ammaloramento)
  • C (Struttura con elementi ammalorati)
  • D (strutture con evidenti segni di fatiscenza)

LE CATEGORIE DEI NOSTIRI PONTI

Ebbene, nella CATEGORIA D sono stati complessivamente classificati 3 dei 20 ponti esaminati: e di questi tre ben due sono nella nostra provincia (Becca e GerolaCornale).

In CATEGORIA C sono invece stati classificati 8 ponti sui 20 analizzato, di cui 2 sono nella nostra provincia (sono i ponti di Bressana e di Pieve Porto Morone).

Mentre i ponti di Spessa e Pieve del Cairo sono in CATEGORIA B.

Quindi, riassumendo, dei nostri 6 ponti sul Po, ben 4 sono classificati nelle due categorie più “critiche” (C e D).

CHIARIMENTI DA UN’INTERPELLANZA REGIONALE

In questa realtà ben poco rassicurante, un’interpellanza in Consiglio regionale (presenta da Fratelli d’Italia) ieri ha permesso di riassumere e spiegare quanto si sta facendo e si farà per i 4 ponti ora chiusi al traffico pesante e aperti con limitazioni al traffico leggero (una situazione che sta creando grandissimi disagi alle imprese… ma anche ai residenti dell’Oltrepò e della Lomellina).

ECCO LE RISORSE E COME VENGONO SPESE
La Giunta, rispondendo all’interpellanza, ha spiegato che le risorse disponibili per questi interventi ammontano a 6 milioni di euro, di cui 5 milioni a carico della Regione (di cui 3 già erogati) e 1 milione a carico della Provincia di Pavia.

La Giunta ha inoltre precisato come la Provincia di Pavia sta utilizzando queste risorse:

0,250 milioni di euro per installare lo stesso sistema sul ponte Gerola (SP 206) – (gara in atto per affidamento lavori);

0,250 mln€ per interventi di somma urgenza sul ponte Gerola (verifica giunti + realizzazione strettoie) – (interventi realizzati);

87.800,00 per interventi di somma urgenza sul Ponte di Bressana Bottarone – (interventi realizzati);

1,000 mln€ per interventi di riqualifica del ponte Gerola, compreso il collaudo statico non ancora effettuato – (affidata la progettazione);

ALTRI INTERVENTI

Dalla risposta all’interpellanza è emerso anche che un’altra quota di finanziamenti, non ancora quantificabile, sarà destinata al ripristino del Ponte di Bressana Bottarone; un’altra per indagini, monitoraggi e manutenzione straordinaria su altri ponti della rete provinciale (da specificare con il prossimo aggiornamento della Programmazione degli Interventi Prioritari sulla Rete Viaria di Interesse Regionale).

In particolare per il Ponte della Becca, l’Assessore al Territorio e Infrastrutture ha ricordato al Consiglio che è stato oggetto di numerosi interventi di manutenzione straordinaria, alcuni già conclusi e altri in fase di completamento.

PONTE GEROLA, MAI PIU’ TIR

Per ciò che riguarda in particolare il ponte della Gerola, la Provincia ha fatto sapere che lo studio GBRC di Zibido di San Giacomo si è aggiudicato la gara per la progettazione e l’esecuzione delle indagini più significative finalizzate a valutare lo stato di salute e la staticità del Ponte.

In base ai risultati di tali indagini la GBRC realizzerà il progetto di ristrutturazione.

“Entro due mesi – fa sapere l’Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Pavia – sapremo che tipo di lavori dovremo eseguire e se si potrà procedere a lavori di asfaltatura senza che questi vengano vanificati da interventi di consolidamento.

Una volta ultimate le opere un collaudo finale ci potrà dire con chiarezza lo stato di servizio del ponte (fermo restando che non si potrà più aprire ai mezzi pesanti) e se si potrà prevedere il transito dei soli mezzi pubblici e di emergenza. Prevediamo che dal momento delle indagini al collaudo passerà un anno”.

La provincia ricorda che per chi transita sul ponte della Gerola sono stati imposti da tempo i seguenti limiti:

peso: 30 tonnellate

distanza obbligatoria tra un mezzo e l’altro: 30mt.

velocità : 30km/h.

 

 

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