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PAVIA VOGHERA VIGEVANO 29/11/2011: Dal 31 dicembre anche molti animali selvatici pavesi feriti resteranno senza più cure certe. Dalla Provincia anche il sì all’abbattimento di cinghiali e nutrie. Mattanza necessaria? (1° continua)

Novembre 29
16:40 2011

PAVIA VOGHERA VIGEVANO- Tempi duri per gli animali selvatici della provincia di Pavia. A fine anno  è molto probabile che chiuda i battenti il Centro di Recupero della
Fauna Selvatica del Piemonte Orientale (C.R.F.S.P.O.). Gestito
dall’ente Parco del Po e dell’Orba, il Centro funge da punto di
riferimento per la cura della fauna selvatica ferita della provincia
di Alessandria ma anche del vicino territorio pavese.

Nei soli primi 10 mesi del 2011 infatti il Centro ha prestato soccorso e curato 377
animali (di questi 216 provenienti della provincia di Alessandria,
108 da Pavia, 37 da Vercelli e 16 di altri territori). A portare al
Centro i selvatici feriti sono stati sia i privati cittadini, sia le
Guardie delle diverse Province, con le quali esiste uno stretto
rapporto di collaborazione.

Ma perchè questa improvvisa serrata?

Per mancanza di soldi, è la risposta.
Sebbene il centro costi solo 35/40 mila euro all’anno (gli
operatori sono volontari), le risorse sembrano finite. Se fino al
2009 infatti metà dei costi veniva coperta da fondi provenienti da
Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e Provincia di Pavia, nel
2010 e nel 2011, nonostante le Convenzioni non siano state sospese, i
soldi non sono più arrivati.

Se per un periodo l’attività è
proseguita lo stesso, a fine anno sarà davvero impossibile
proseguire.

Ancora in tema di animali selvatici, è
poi notizia degli ultimi giorni che gli agricoltori pavesi poteranno
abbattere con più facilità i cinghiali e le nutrie che a volte
invadono in massa i terreni e provocando danni. La decisione è della
Provincia di Pavia.

COMMENTO

Di fronte ai danni provocati a cose
e persone (soprattutto automobilisti) da cinghiali (e nutrie), i
diritti degli animali selvatici devono forzatamente soccombere.
Leggendo però il Piano faunistico venatorio della provincia di Pavia
anno 2006-2010, tra le indicazioni per la pianificazione della
gestione faunistico venatoria provinciale, a pagina 311, a proposito di cinghiali si legge:
“Predisposizione di punti di abbeverata e di insoglio per i momenti
di scarsità d’acqua e di alimentazione artificiale per i periodi di
scarsità di fonti trofiche. Quest’ultimo intervento può essere
particolarmente importante per ridurre i danni che i cinghiali
arrecano alle colture, se il foraggiamento viene effettuato in
concomitanza con l’inizio dei danneggiamenti ed in particolare nel
periodo tardo-primaverile ed estivo, quando si riduce fortemente la
disponibilità alimentare all’interno dei boschi”.

Sarebbe dunque interessante capire
se queste misure per evitare l’invasione da parte dei cinghiali dei
territori antropizzati sono
state prese. Sarebbe opportuno conoscere se è stato fatto davvero tutto
il possibile per evitare quella che si profila come una  mattanza.     

 

 

 

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