VOGHERA 02/02/2018: Gioco d’Azzardo. Grandi Idr: “Vanno limitati fortemente gli strumenti che possono indurre l’individuo al vizio del gioco”
VOGHERA – Michele Grandi, Medico di Medicina Generale e Responsabile politico L’ Italia del Rispetto interviene sul tema della ludopatia, emerso in città sia per la vastità del fenomeno del gioco
d’azzardo con le tantissime macchinette posizionate nei locali pubblici (la città iriense è una di quelle con più apparecchi… e per mantenere il record a breve vedrà l’apertura di una nuova maxi sala slot), e anche per due progetti anti ludopatia avviati dal Comune.
“La ludopatia si definisce come la dipendenza dal gioco d’ azzardo ed è una vera e propria patologia al pari della dipendenza dall’ alcool e dalle droghe – spiega il medico -. La definirei una “patologia sommersa” perché difficilmente il paziente riferisce al proprio medico la sua dipendenza dal gioco e anche i famigliari spesso, quando ne sono a conoscenza, tendono a nascondere il vizio del gioco.” Prosegue grandi. “Sta di fatto che la ludopatia produce effetti devastanti, dapprima dal punto di vista psichico, causando sintomi quali depressione e ritiro sociale e poi dal punto di vista economico creando problemi sul lavoro e perdita di interi patrimoni.”
“Non esistono allo stato attuale terapie consolidate per cui ritengo che il problema vada affrontato all’ origine – aggiunge Grandi -: un’ efficace politica di sanità pubblica in questo senso consiste nel limitare fortemente gli strumenti che possono indurre l’ individuo al vizio del gioco cioè le slot-machines ma anche i cosiddetti “gratta e vinci”. Alcuni passi avanti sono stati fatti, ma resta ancora molto da fare in quanto le resistenze in questo campo sono notevoli essendo coinvolte le lobbies che, detenendo un forte potere economico, influenzano le decisioni della politica a livello nazionale.”
“Voghera, in base ad una recente statistica, è risultata una delle città in cui le slot-machines sono più diffuse; è comunque apprezzabile l’impegno di associazioni e della stessa Amministrazione Comunale che hanno messo in campo risorse umane ed economiche per la lotta a tale fenomeno”, conclude Michele Grandi.
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