VOGHERA 25/04/2017: Tecniche percutanee e protesi di nuova generazione. Così si opera oggi nell’Orto Traumatologia dell’Ospdedale di Voghera. Ce ne parla il primario Concetto Consoli
VOGHERA – Tradizione e innovazione. Sono queste le caratteristiche di uno dei più importanti settori dell’ospedale di Voghera: la divisione di Orto-Traumatologia. Tradizione e innovazione… un po’ come le caratteristiche del medico dirigente, che dopo un’intera carriera passata fra ambulatori e sale operatorie, vicino alla pensione, ha preferito (come ama dire) “mettersi in gioco e lavorare per lasciare la sua impronta, accettando l’incarico di Primario incaricato propostogli dalla Asst, portando così, dal luglio del 2016, al vertice del reparto, sia la tradizione di un’attività lunga 40 anni, sia le innovazioni della tecnologia più avanzata.
Concetto Consoli ha 64 anni, è nato a Genova ma ha origini siciliane. Si è laureato a Pavia nel 1977 e ha svolto tutta la carriera nell’ospedale iriense. Nella sua Divisione si fanno circa 1.200 interventi chirurgici l’anno, “dei quali il 60% di traumatologia e il 40 di chirurgia elettiva, articolare”, spiega il medico nello studio al secondo piano dell’ala nuova del nosocomio.
“Sotto l’aspetto della traumatologia il reparto copre tutta la cosiddetta traumatologia moderna – prosegue il Primario -, con un’attenzione speciale per la chirurgia del piede, in particolare quella dell’avanpiede, sviluppata con tecniche che escludono tagli e incisioni”.
E’ la cosiddetta “chirurgia percutanea”, in cui l’Orto Traumatologia di Voghera è specializzata.
“Viene effettuata praticando dei buchini, tramite i quali s’inseriscono piccole frese – illustra il medico -, che, procurando micro fratture, consentono di modificare l’orientamento delle ossa… il tutto senza l’impiego di mezzi di sintesi (viti o fili) ma solo con speciali fasciature che ‘tengono’ la nuova posizione delle ossa”.
La tecnica permette di risolvere, con meno dolore post operatorio e guarigione più veloce, i più classici problemi dell’avanpiede.
“Dall’alluce valgo, alle dita a martello, alle altre alterazioni tipiche della parte anteriore del piede”, precisa Consoli.
LE PROTESI
Vicina alla tradizione ma spostata decisamente verso l’innovazione, nel reparto di Ortopedia Traumatologia dell’ospedale di Voghera, è la chirurgia protesica, ambito in cui si vede di più l’impronta del nuovo primario.
“Ciò che stiamo facendo negli ultime tempi è l’introduzione di nuovi tipi di impianti per questo tipo di operazioni. Il tutto nell’ottica di risparmiare, in previsione anche di un futuro nuovo intervento (le protesi durano circa 15-20 anni ndr), più osso possibile… sia nel caso delle protesi d’anca, che per quelle di ginocchio”.
Il reparto di Ortopedia effettua circa 150 interventi di questo tipo l’anno. “La fascia d’età principale su cui agiamo è quella cui altri ospedali spesso danno meno attenzione – precisa Concetto Consoli -, dai 60 anni in poi, e fino ai 90 anni. ma anche oltre. Proprio in questi giorni infatti nel vicino reparto di Traumatologia è ricoverata una pensionata di 92 anni operata da noi all’anca”.
Mentre nella camera vicina ce n’è una donna di 86 operata a ginocchio. “Due casi che anni fa non sarebbero stati presi in considerazione ma che oggi noi abbiamo ritenuto di affrontare e che ci stanno dando grandi soddisfazioni. Oltretutto, sullo stesso nostro piano trova spazio c’è la Riabilitazione specialistica che ci supporta nel pieno recupero del paziente dopo l’intervento”.
Lo staff del reparto di Ortopedia Traumatologia dell’ospedale di Voghera è formato da 7 medici oltre al primario. I collaboratori di Concetto Consoli sono: Paolo Gervaso, Matteo Bianchi, Alessandro Soldini, Marco Strani, Maria Rosa Pisoni, Iolanda Berlato e Paola Milanesi.
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