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MILANO 22/03/2017: ‘I Cristiani perseguitati’. La mostra inaugurata nello Spazio espositivo di Palazzo Lombardia

Marzo 22
12:06 2017

MILANONon è solo una mostra da vedere. E’ da
vivere, da approfondire, e ci permette di capire cosa sta
accadendo nel mondo, non è solo una fotografia di ciò che
appartiene al passato”.
Lo ha detto l’assessore alle Culture, Identità e
Autonomie della Regione Lombardia Cristina Cappellini
inaugurando la Mostra fotografica ‘I Cristiani perseguitati’,
curata dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre
(ACS) in collaborazione con Regione Lombardia.
Presenti anche l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro
di Regione Lombardia valentina Aprea Alessandro Monteduro,
direttore di Acs-Italia, il sacerdote iracheno Karam Najeeb
Yousif Shamasha, della diocesi di Alqosh e Ihab Alrachid, della
diocesi di Damasco (Siria).

ESPOSIZIONE APERTA FINO AL 21 APRILE – La Mostra, allestita
nello Spazio espositivo di Palazzo Lombardia con accesso da via
Galvani 27, è  fino al 21 aprile:
riunisce scatti realizzati in Iraq e Siria, Egitto e
Pakistan, Nigeria e Sudan, Arabia Saudita e India, Indonesia e
Corea del Nord, Cina ed Eritrea.
GRANDE INTERESSE DEL PRESIDENTE – “Ho visto questa mostra – ha
ricordato l’assessore Cappellini – al ‘Meeting di Rimini’
insieme al presidente Roberto Maroni che fu così toccato e
colpito dalle immagini che mi disse di volerla assolutamente
ospitare a Palazzo Lombardia. Oggi per noi è un giorno
importante, ce l’abbiamo fatta”.
MESSAGGIO POSITIVO – “Dietro a tanta sofferenza, a tanta
persecuzione – ha detto ancora Cappellini – noi, insieme ad
Aiuto alla Chiesa che soffre, vogliamo dare un messaggio
positivo alle comunità cristiane nel mondo: un messaggio di
speranza. Da tempo Regione Lombardia sta facendo il possibile
per sensibilizzare l’opinione pubblica, la politica, le
istituzioni sul tema della libertà religiosa e in particolare
sulla situazione e il martirio dei cristiani nel mondo. Se ne
parla poco, mai abbastanza”.

POCA INFORMAZIONE – “I riflettori dei media – ha chiosato
Cappellini – si accendono quando c’è una strage e dominano per
poche ore, per pochi giorni e poi più nulla. La Mostra intende
mantenere vivo il ricordo di questi drammi e in particolare
ospitiamo due testimoni che hanno vissuto in territori
martoriati dal fondamentalismo islamico”.

RICHIAMO IDENTITARIO – “E’ un forte richiamo identitario,
rispetto alla nostra fede – ha proseguito l’assessore Aprea –
che dobbiamo riscoprire tutti i giorni anche con la
consapevolezza che è una grande libertà vivere la nostra
spiritualità in modo pacifico, a differenza di altri cristiani
che in molte parti del mondo rischiano la vita o la perdono”.

COINVOLGIMENTO DI SCUOLE E STUDENTI – “Abbiamo già cominciato a
presentare questa mostra – ha concluso l’assessore Aprea nelle
scuole lombarde. Oggi coinvolgerò le scuole professionali, in
modo possano organizzare una visita, e certamente estenderò
l’invito al direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale
per la Lombardia Delia Campanelli”. (fonte Lnews)

 

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