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VARZI – Un mostro si aggira per le colline di Varzi. Avvertiti da un privato cittadino che faceva una passeggiata nei boschi della “capitale” della Valle Staffora, i volontari della Lav Oltrepò hanno recuperano i resti di un gatto che era stato impiccato.

La macabra scoperta è stata fatta da un ragazzo mentre camminava con i suoi cani lungo un sentiero nei boschi fra Cà del Vento e un vicino agriturismo.

Immediata la segnalazione ai della Lega Anti vivisezione che, giunti sul posto, hanno recuperato i resti del povero animale, ancora stretto al collo da una corda solitamente utilizzata per imballare il fieno.

“Il luogo del ritrovamento, situato lontano dalle abitazioni, è meta ambita di fungaioli e tartufai, oltre ad essere zona di caccia ai cinghiali – spiega l’associazione – . Il gatto, un maschio adulto di razza comune europea con pelo bianco e grigio tigrato, aveva sicuramente un proprietario o persone che si curavano di lui, l’animale era infatti apparentemente sano, adeguatamente nutrito e sterilizzato”.

La Lav condanna fermamente gli artefici di tale crudele gesto, “operato da individui incivili, ai danni di una vittima innocente della follia umana”, commenta al Lav.

Il corpo dell’animale verrà sottoposto ad autopsia in un ambulatorio veterinario, per stabilire se la morte è avvenuta per soffocamento o in conseguenza ad altro trauma, “ed il vile gesto sarà denunciato alle forze dell’ordine”, promettono i volontari.